Dallo scorso 31 marzo è scaduto il termine, per gli aventi diritto, di rinnovare l’esenzione del ticket sulle prestazioni sanitarie. Come accade sempre in casi di questo tipo dal quel giorno, negli uffici dell’ex Inam di piazza Pizzo a Marsala, si sono “riversati” quanti chiedono il rinnovo del vantaggio assegnato dalla legge. Si tratta in pratica di cosiddetta fascia di esenzione E02 che riguarda coloro che sono privi di reddito. Per le altre esenzioni spesso è il collegamento on-line con i medici di famiglia che sopperisce alle file che si stanno verificando in questi giorni nel Poliambulatorio. “Avere accesso ad un diritto – ci ha detto un nostro lettore – spesso è sacrificio. Non capisco perché oltre ad essere disoccupato sono anche sfortunato”. Il riferimento è all’esenzione totale che spetta a coloro, e nella nostra città sono tanti, che sono costretti a trascorrere intere giornate per consegnare un’autocertificazione. Perché in pratica di questo si tratta. Nell’era dell’informatizzazione, dove c’è chi si riempie la bocca dell’introduzione dei moderni sistemi di comunicazione, non si capisce perché gli uffici, per esempio quello del lavoro, non possano interagire on-line con le strutture sanitarie per comunicare lo status lavorativo degli eventuali pazienti. Magari adesso ci spiegheranno che c’è un motivo. Rimane il fatto però che ieri, ma ci dicono anche nei giorni precedenti, cittadini anziani e disoccupati, si sono recati all’Inam di mattina presto, per prendere il “numero” ed avere accesso ad un diritto. L’ufficio che consta di tre impiegati riceve dalle ore 8 alle 11,30. Sono previste circa 200 prestazioni al giorno. “Chi non ce la fa – ha detto ancora il nostro lettore – deve ritornare il giorno seguente, sperando che non perda la priorità acquisita rispetto ai richiedenti che arriveranno il giorno dopo”.
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