Processo abbreviato per gli indagati dell’operazione “Scrigno” che il 5 marzo 2019 vide l’arresto di appartenenti alla cosca mafiosa di Trapani, Marsala e Favignana, imprenditori e l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello.
A conclusione della requisitoria innanzi la Corte di Appello di Palermo, processo che continua con il rito abbreviato, il sostituto procuratore generale Carlo Marzella, ha chiesto dieci condanne per oltre 110 anni di carcere.
Ai figli del boss di Valderice Vincenzo Virga, attualmente in carcere e condannato all’ergastolo. Per Franco e Pietro infatti, che in primo grado furono condannati a 8 anni ciascuno, il pm ha chiesto rispettivamente 18 e 20 anni. I due fratelli erano al vertice della cosca trapanese assieme all’ex consigliere comunale del Psi, Francesco Orlando, per i quali sono stati chiesti 16 anni.
Per Mario Letizia chiesti 8 anni e 4 mesi, per Francesco Paolo Peralta, 12, per Giuseppe Piccione, 9 anni e 8 mesi, per Michele Martines, 14 anni, per Carmelo Salerno – che fu assolto in primo grado, chiesti 12 anni, 2 per Francesco Todaro e 1 anno e 4 mesi per Tommasa Di Genova.
Chiesto dalla Procura generale di dichiarare inammissibile il ricorso in appello di Michele Alcamo, che fu condannato a tre anni. Per l’imprenditore Pietro Cusenza chiesta una pena di 7 anni e 4 mesi.
Foto di repertorio dell’Operazione Scrigno