“Lotto Marzo” è la manifestazione organizzata dall’associazione Arcobaleno di Marsala e dai Liberal Socialisti per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, istituita per la commemorazione della lotta condotta per il riconoscimento dei diritti alle donne, già avviata nei primi del secolo scorso dal partito socialista americano.
In Piazza della Repubblica, domani 8 marzo, dalle ore 17 alle ore 18, attorno alla scalinata ricoperta di scarpe rosse simbolo della lotta alla violenza sulle donne, numerose speakers daranno testimonianza della propria condizione nella nostra società, ogni giorno segnata da atti di violenza e di discriminazione nei loro confronti.
“Sarà una riflessione pubblica con al centro la lotta necessaria ad affermare la dignità e i diritti delle donne, riconosciuti dalla nostra costituzione e tuttavia violati e calpestati dagli uomini, in particolare da coloro che credono di potere esercitare su di loro un potere assoluto e si sentono minacciati dalla loto forza ed autonomia – scrive il Presidente di Arcobaleno, Sebastiano Grasso -. Storie di ordinaria violenza su donne aggredite, violate ed uccise dai propri compagni o da sconosciuti; vittime nel corso dei processi condotti sia nei tribunali che nelle piazze dove la loro vita viene setacciata dal pregiudizio misogino che le condanna al ruolo di perfide seduttrici, fonte di ogni male. Donne emarginate, nella famiglia, nel lavoro e nei diritti individuali e sociali, il cui posto sta sempre un passo indietro per non fare ombra all’uomo; che non possono fruire di servizi pubblici essenziali perché la società non è a misura di donna; non hanno pari opportunità di sviluppare la propria personalità, poiché relegata ad un ruolo sociale subalterno immutabile. Anche a Marsala, in questa terra siciliana metafora dei mali della società meridionale arretrata e abbandonata, colpita da gravissimi episodi di violenza, la lotta per i diritti della donna ha bisogno di grandi energie per dare una nuova consapevolezza e uno slancio più forte per affermare la sua dignità e libertà”.