Il GUP Parrinello ha accolto la richiesta della Procura, il processo prenderà il via il 9 marzo
Il Giudice per l’udienza preliminare Francesco Parrinello ha rinviato a giudizio Anna Maria Ballatore, di 62 anni, cancelliere del Tribunale civile di Marsala, originaria di Mazara del Vallo, che lo scorso maggio era stata posta agli arresti domiciliari dai carabinieri. Le accuse formulate a suo carico sono: concussione e tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità a due utenti della cancelleria. All’imputata – assistita dagli avvocati Stefano Pellegrino e Vincenzo Bonanno, ieri sostituiti da Gabriele Pellegrino – la Procura contesta di avere abusato della sua funzione e dei suoi poteri. Sette le persone offese, in quattro si sono già costituiti parte civile e si tratta di: Sara Bonafede, difesa dall’avvocato Piergiorgio Giacalone, e di quattro avvocati: Riccardo Marceca, Antonella Caruso, difesa da Vincenzo Forti ed Esmeralda Rubino, assistita dall’avvocato Manuela Canale. Secondo l’accusa, in un caso, dopo essere stata incaricata dal giudice tutelare di curare l’inventario dei beni ereditari da due fratelli, di cui uno minorenne, avrebbe costretto l’erede maggiorenne, tutore del più piccolo, a consegnare alcune centinaia di euro e a sottoscrivere un atto nel quale attestava di non avere corrisposto alcuna somma di denaro; in un’altra occasione avrebbe tentato di indurre un avvocato, che assisteva una vedova, madre di due bambini, nel procedimento di accettazione dell’eredità del proprio defunto marito, a corrisponderle una somma per curare l’inventario dei beni ereditari. L’inchiesta è stata condotta dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Antonella Trainito, anche se in aula, ieri, innanzi al GUP c’era il pm Sabrina Carmazzi. Il GUP ha disposto il giudizio, accogliendo l’istanza della Procura. Il processo prenderà il via il 9 marzo innanzi al Tribunale collegiale.
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