Nel corso del comizio si sono alternati sul palco gli aspiranti consiglieri comunali delle liste Avanti con Surdi, Movimento 5 Stelle e Alcamo Bene Comune. In chiusura, vi è stato l’intervento del sindaco uscente che ha invitato gli assessori designati a raggiungerlo e lanciato la sfida “Alcamo capitale della cultura”.
Si è svolta nel tardo pomeriggio di domenica, in Piazza Ciullo, la presentazione dei candidati al Consiglio comunale di Alcamo che appoggiano l’avvocato Domenico Surdi nella sua corsa per essere riconfermato alla guida del Palazzo di città. Sul palco è intervenuta innanzitutto la presidente della prima commissione consiliare, la grillina Maria Piera Calamia, per presentare gli aspiranti consiglieri della lista “Avanti con Surdi”. La pentastellata ha precisato di non correre per la rielezione all’interno del consesso civico alcamese. Tuttavia, ha voluto specificare “Continuo a condividere quello che è il progetto di questa amministrazione, quello che è il progetto di Surdi. Questa volta però sono in seconda fila, ma ci sono sempre”. Tra i nomi dei 23 candidati consiglieri elencati sono spiccati quelli di coloro che hanno già testato un’esperienza politica con l’amministrazione targata M5S: l’ex assessore Stefano Alessandra e il presidente del Consiglio comunale uscente Baldo Mancuso. Ventitré è anche il numero degli aspiranti della lista del Movimento 5 Stelle per l’elezione all’interno dell’Aula Falcone-Borsellino.
Ad introdurre al pubblico presente i candidati pentastellati ci ha pensato Claudio Ferrara, tra i più giovani attivisti storici del Movimento. Il grillino ha menzionato il medesimo compito affidatogli cinque anni fa, quando non era ancora maggiorenne “Ricordo ancora il discorso che feci al Marconi parlando di mala politica, di quella politica che per troppi anni ha gestito la nostra città come fosse cosa propria. Un mese esatto da quel comizio di presentazione arrestarono il vicesindaco (Pasquale Perricone, ndr)”. Poi, ha continuato “Cinque anni fa gli alcamesi hanno deciso di cambiare pagina e sono ancora più felice, contento e sicuro di Domenico Surdi sindaco e della coalizione che lo appoggia perché adesso è sicuro che tutti i cittadini che hanno scelto di impegnarsi, e metterci la faccia per appoggiare Domenico Surdi e il Consiglio comunale, sono tutti qui. Abbiamo unito le forze!”. Anche in questa lista figurano i nomi già noti di ben sei ex assessori che si sono anche avvicendati nella giunta Surdi: Laura Barone, Giuseppe Campo, Vittorio Ferro, Vito Lombardo, Roberto Russo e Filippo Salato.
Poi, il testimone della presentazione è passato al consigliere comunale uscente Mauro Ruisi di Alcamo Bene Comune. “Per me si chiude in questo momento l’esperienza al Consiglio comunale e l’idea di presentare altre persone, con spirito civico e voglia di partecipazione spassionata e di amore per la città, per me è un grande onore ed un grande piacere”. In seguito, ha ricordato “Tutto quello che è successo, lo sapete tutti, è storia. Abbiamo partecipato a due ballottaggi, abbiamo lavorato tutti insieme per quell’Alcamo civica che voleva e vuole ancora adesso continuare a cambiare pagina. E, quindi, quello su cui invito oggi a riflettere tutti è che il lavoro fatto non può essere perso. Non può essere perso di fronte a tentennamenti, di fronte ad indecisioni, ma deve essere consolidato e portato avanti con questo nuovo turno elettorale”. Poi, ha aggiunto: “Alcamo nel 2016 ha fatto una scelta chiara, che era quella di andare oltre, dare fiducia a Surdi e ad una nuova politica di cambiamento, così come è stata individuata. E quindi si deve continuare in questo percorso”. Sono 21 i candidati di ABC a voler rappresentare i cittadini in Aula Consiglio. Tra questi, va citata la consigliera comunale uscente Caterina Camarda, designata anche tra i membri della nuova ipotetica giunta Surdi e Veruschka Villanti, riammessa dopo il ricorso presentato al Tar.
Infine, il candidato a sindaco, Domenico Surdi, è intervenuto per spiegare parte del suo programma. Dopo aver sottolineato di essere grato alla sua città per avergli consentito di maturare l’esperienza da primo cittadino, ha precisato le motivazioni della sua ricandidatura: “Ora si apre un altro capitolo, guardate, perché i libri di storia hanno tante pagine. Noi qualcuna l’abbiamo scritta. Però, adesso, la gran parte di questo libro va completato”. Principi e valori comuni, ha spiegato il sindaco uscente, fanno parte delle tre liste in suo sostegno. Rispetto al momento del suoi insediamento, ha dichiarato: “Nessuno oggi può dire che non abbiamo esperienza. Nessuno può dire che non abbiamo competenza. Nessuno, perché ce la siamo guadagnata sul campo!”. In seguito ha elencato tutti i problemi trovati sul tavolo una volta seduto sullo scranno più alto del Palazzo di città “È come se noi siamo arrivati nel 2016 e prima non c’era nulla. Eh, no. Perché io me lo ricordo come era Alcamo nel 2015, nel 2014. Io me lo ricordo. Le persone, la gente se lo ricorda. Quando siamo entrati lì, abbiamo capito che l’acqua arrivava ogni 10-12 giorni, che c’era una crisi idrica perenne. Una crisi che non si poteva risolvere, una crisi che non si voleva risolvere, che non voleva essere affrontata. Eh, no. Noi l’abbiamo affrontata di petto, con estrema difficoltà”. Sono 110 i litri di acqua al secondo che oggi arrivano al bottino comunale, ha precisato l’avvocato Surdi. Meno della metà invece quelli trovati appena eletto alla guida del municipio alcamese. “I cassetti del comune sono pieni di progetti e finanziamenti ottenuti”, ha affermato. In seguito ne ha elencati alcuni: il roseto in Piazza della Repubblica, il museo degli strumenti donati dal maestro Fausto Cannone, gli impianti di areazione, raffreddamento e riscaldamento del teatro Cielo D’Alcamo. “Eravamo il comune, primo in graduatoria, per numero di precari. Noi ci siamo presi la responsabilità di eliminare il precariato, di mettere fine a questa pagina buia di Alcamo”, ha detto relativamente ai nodi sciolti dalla sua amministrazione in questi cinque anni di governo. “Abbiamo fatto tutto già noi, c’è un ufficio che progetta. Va potenziato, è vero, con le assunzioni”, ha affermato in merito alle cose da poter realizzare, aggiungendo: “Questo era un comune dove non si faceva da 30 anni un concorso pubblico”. Successivamente ha dichiarato relativamente alle critiche di chi nei primi anni ha visto poco in giro il suo team: “La luce della mia stanza era accesa fino a tarda notte spesso. Se non ci avete visto in giro, vi assicuro, con la serietà che credo possiate riconoscere a me e alla mia squadra, è perché si stava lì a lavorare, a trovare soluzioni per problemi che non avevamo creato”.
Il sindaco Surdi ha poi lanciato la sfida per un “Alcamo capitale della cultura” da attuare con il tessuto associativo della città con cui è stato realizzato il cospicuo palinsesto degli eventi in questi anni. Tra i progetti ancora da concretizzare, invece, il primo cittadino ha menzionato la rete idrica di Alcamo Marina, località balneare su cui, ha ricordato, nessuno prima ha investito, citando quanto già fatto: l’illuminazione, la disposizione dei marciapiedi, i parcheggi in via di ultimazione nella via principale del litorale. Se qualcuno malauguratamente dovesse vincere al suo posto, ha detto, si troverà una gara per la raccolta rifiuti già avviata, che contiene la pulizia della spiaggia e del verde, servizi prima esclusi. A conclusione del suo discorso, il primo cittadino uscente ha chiamato sul palco anche i suoi assessori designati, Vito Lombardo, Caterina Camarda, Gaspare Benenati e Alberto Donato ed ha dichiarato ai suoi simpatizzanti: “Abbiamo bisogno che voi condividiate con noi questo grande progetto, il migliore progetto per Alcamo”.