Un chilo di sale costa quasi niente ma pesa quando lo raccogli. In questo meraviglioso angolo del Paese, fino a pochi anni fa, gli operai dovevano sottostare al cottimo, e raccogliere di lena cesta dopo cesta. 24 valevano una salma, 500 chili. Solo dopo averne raccolto 20 salme, i lavoratori potevano fare ritorno a casa, che il sole fosse ancora alto o prossimo al tramonto. A cantare affinché i salinari tenessero sempre alto il ritmo era ‘u signatùre persona di fiducia del padrone impegnato a contare ad alta voce il conferimento della materia prima, fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Il sale, prima moneta e primo conservante, oggi si continua a produrre in numerosi angoli del Mediterraneo. Negli anni sono stati conquistati molti diritti, così come un contratto nazionale di categoria. Nella zona Ronciglio del porto di Trapani – nel rispetto della tradizione – la stessa famiglia si occupa di produrre il sale da quasi un secolo. Una storia iniziata unendo le forze di tutti i piccoli salinari delle riserve naturali di Trapani e Marsala.
Davide Colella – riprese di Daniele Diez – ci guida nell’oro bianco per Collettiva Cgil.
In sottofondo il brano “Marta e Piero” del cantautore Paolo Gerbella (La Regina, OrangeHomeRecords – 2019).
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