Gli esercenti cinematografici di Palermo e Trapani hanno deciso all’unanimità per la non riapertura delle sale prevista per il giorno 8 di maggio.
“Restano ancora alcune perplessità sulle prescrizioni contenute nell’ordinanza contigibile del presidente Musumeci, ritenute ancora eccessive, e quindi non idonee per la redditività delle imprese cinematografiche”, dicono Andrea Peria, presidente Anec Palermo e vice presidente di Camera di Commercio Palermo Enna, e Luigi Drago, presidente Anec Trapani“. All’assemblea di Palermo era presente anche il vicepresidente trapanese, Francesco Pipitone, esercente di Alcamo.
“Si aggiunga anche la mancata ricezione della cassa integrazione e le norme attuative riferite alla legge finanziaria appena approvata in Assemblea regionale che prevede un indennizzo da mancato sbigliettamento – sottolineano -. Abbiamo ricevuto rassicurazioni dall’assessore regionale allo Spettacolo Manlio Messina, quindi attendiamo con urgenza le disposizioni a favore delle imprese cinematografiche”. La prossima settimana saremo ricevuti dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè a cui chiederemo una spinta propulsiva per accelerare i procedimenti burocratici del sistema pubblico a favore delle imprese”. L’assemblea dei gestori cinematografici auspica un confronto con il tavolo tecnico della Protezione civile regionale per dirimere gli aspetti controversi dell’ordinanza e nel frattempo il miglioramento dell’aspetto epidemiologico legato al Covid-19 fa ben sperare per l’allentamento delle prescrizioni e far ripartire le imprese dell’intero comparto.
“Le arene all’aperto, prossime alla riapertura, consentiranno un rapido ricongiungimento tra spettatori e grande schermo” ha conclso il presidente Andrea Peria.