“E’ stato emozionante entrare nei locali Gruppo Sacro Gesù dinanzi ad Erode, del Ceto dei Pescivendoli dei Misteri di Trapani, perché davvero si respirava una atmosfera magica, e consegnare un crest con lo stemma Araldico della Polizia Penitenziaria al Capo Console Rosario Scaturro è stata una emozione immensa…”
Queste sono state le parole pronunciate ieri mattina dal Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia, che unitamente ad una delegazione ha consegnato un quadro con il blasone del Corpo di Polizia Penitenziaria come ringraziamento per la donazione di 200 mascherine al personale di Polizia del carcere Pietro Cerulli di Trapani.
“Siamo davvero onorati – continua Veneziano – di aver ricevuto questa attenzione, cosa possibile grazie all’intervento di Leo Torre che ha prospettato questa idea, prontamente raccolta dal Direttore del carcere trapanese, Teresa Monachino, che unitamente al Comandante del Nucleo Operativo Dirigente di Polizia Penitenziaria Massimo Nuzzolosi ha fatto si che si è potuta materializzare questa iniziativa di interesse e vicinanza verso questo importante apparato di sicurezza dello stato che si occupa di ordine, disciplina e sicurezza interne ed esterna delle carceri, con altri compiti importantissimi per la sicurezza dei cittadini. Come Segretario Generale della UIL di categoria, ma soprattutto come appartenente alla Polizia Penitenziaria in servizio al Pietro Cerulli di Trapani – conclude il sindacalista – dico grazie a Rosario Scaturro, a Leo Torre e a tutti quelli che si occupano della gestione del Gruppo Sacro “Gesù dinanzi ad Erode” del Ceto dei Pescivendoli dei Misteri di Trapani, che consentono di tenere alte con grandi sacrifici le tradizioni millenarie che appartengono a tutti noi trapanesi, e questa iniziativa ha dato l’opportunità di fare conoscere anche a chi si occupa di tradizioni, cosa è la Polizia Penitenziaria, tutti i compiti in Capo a questo importantissimo apparato di sicurezza, che come ad altri Corpi di Polizia concorre alla tutela dei cittadini italiani”.