Partito Democratico e Movimento 5 Stelle all’attacco del governo regionale sui ritardi della cassa integrazione. “Musumeci – accusa il capogruppo dem Lupo – riconosca di avere sbagliato a nominare Giovanni Vindigni dirigente generale dell’assessorato al Lavoro paralizzando l’erogazione della cassa integrazione in deroga. Se 133 mila lavoratori non riceveranno a breve quanto loro spetta la responsabilità è solo de presidente della Regione. Il governo regionale adesso dica come intende velocizzare le procedure per il pagamento delle spettanze ai lavoratori”.
Più duro il Movimento 5 Stelle, che chiede direttamente le dimissioni dell’assessore regionale Scavone: “Nei giorni scorsi – scrive il gruppo pentastellato all’Ars – avevamo lanciato l’allarme e Scavone non ha fatto altro che cercare di minimizzare quanto stava accadendo. Secondo dati aggiornati al 4 maggio erano appena 4526 le domande di cassa integrazione in deroga che la Regione Siciliana aveva trasmesso all’Inps a fronte di 40.190 pratiche che riguardano quasi 150 mila lavoratori. Una percentuale ridicola, un fatto inaccettabile e incomprensibile a 40 giorni dalla conclusione dell’accordo sindacale. La Sicilia è stata, cronologicamente, la diciottesima regione italiana a inviare i flussi, con un immotivato e notevole ritardo. Le giustificazioni addotte e le informazioni fornite da Scavone sono apparse insufficienti e contraddittorie. Le dimissioni del direttore generale dell’assessorato hanno il retrogusto amaro di chi si accinge a chiudere la stalla quando i buoi sono in grandissima parte scappati. Molto prima ci si doveva muovere per risparmiare ai siciliani indicibili sofferenze”.