Archiviate le estenuanti trattative che hanno portato al varo del nuovo governo Crocetta, il deputato regionale marsalese Antonella Milazzo torna a parlare anche di politica locale e degli scenari aperti in vista delle prossime elezioni amministrative. Partendo però dalla nuova squadra del presidente della Regione: “Il professore Purpura e la dottoressa Li Calzi mi sembrano le persone giuste per coniugare turismo e beni culturali – sottolinea la Milazzo – creando una sinergia indispensabile per rilanciare i nostri territori. L’altra partita fondamentale porta ai bandi di gennaio per la nuova programmazione europea sui fondi strutturali. Sono settimane fondamentali per tracciare la nostra idea di sviluppo della Sicilia, ma credo si sia partiti col piede giusto”.
A proposito di un tema che interessa molto il nostro territorio, ha stupito la delega all’agricoltura assegnata all’avvocato Caleca…
L’avvocato Caleca, peraltro originario di Pantelleria, è una risorsa indiscutibile da un punto di vista legale. Affiancato dai tecnici degli uffici regionale, sarà una presenza di garanzia per un’agricoltura che non sia più assistenzialismo, ma impresa e sviluppo.
In questi due anni i periodi di serenità tra Crocetta e il Pd sono stati pochi…
E’ vero. Adesso però dobbiamo affrontare un periodo difficile, in cui bisognerà anche assumersi la responsabilità di scelte impopolari. E in questo quadro, è giusto che tutti i partiti vengano coinvolti, perchè la politica deve essere la cinghia di trasmissione con i territori, per spiegare ai cittadini il senso delle decisioni che vengono prese.
Parliamo dell’aeroporto. La Regione, azionista di maggioranza dell’Airgest, ha rinviato di qualche settimana l’aumento di capitale…
Sì, solo per un problema tecnico legato alla mancanza dell’assessore all’economia. Erano proprio i giorni del rimpasto…In ogni caso, credo che ormai siano stati fugati tutti i dubbi sulla volontà della Regione di continuare a impegnarsi su Birgi, come dimostrato lo scorso anno con l’acquisto del pacchetto azionario della Provincia, che di fatto ha salvato l’aeroporto. L’aumento di capitale consentirà adesso investimenti fondamentali per lo scalo. Tocca ora anche ai sindaci prendersi la responsabilità di sostenere l’aeroporto.
A tal proposito, recentemente hanno confermato di essere pronti a pagare le quote per le azioni di co–marketing, ma anche di voler contare di più nelle scelte riguardanti l’aeroporto.
Questo mi preoccupa. Si rischia di appesantire i processi decisionali. Bisogna fare scelte vantaggiose per il territorio, con un’ottica moderna, veloce, ispirata a principi manageriali, ricordando che Birgi non deve essere concorrente rispetto a Palermo. Occorre che i due scali siano complementari, nell’ambito di un polo aeroportuale della Sicilia Occidentale, evitando di farci prendere da inutili provincialismi.
Nel frattempo il fronte marsalese comincia a scaldarsi in vista delle amministrative di maggio…
Stiamo cominciando a ragionare in termini realistici su quello che si vuole davvero fare. Finora siamo rimasti nell’ambito del gossip estivo. Noi partiamo da una presenza importante, il segretario comunale del Pd Alberto Di Girolamo, che ha dato la sua disponibilità a candidarsi. A questo proposito, voglio ricordare che io, Baldo Gucciardi e i nostri amici avevamo proposto lo scorso anno per guidare il partito a Marsala. Poi fu eletto all’unanimità. E da lì che si parte.
“Da lì si parte” vuol dire che sarà sicuramente candidato o potrebbero comunque essere fatte altre scelte?
“Da lì si parte” vuol dire che c’è una disponibilità importante da parte del nostro segretario di circolo e su questo non possono esserci tatticismi o chiacchiere. Se si dovessero fare avanti altri candidati, si potrà pensare alle primarie in una logica di coalizione. Naturalmente, in questa fase c’è molta attenzione verso il Pd che è il primo partito della coalizione e che ha quindi la responsabilità di fare da guida. Poi, tutti assieme, decideremo come sarà la città che vogliamo.
Primarie di partito o di coalizione?
Non sono contraria alle primarie di coalizione. Chiaramente, il Pd presenterebbe un solo candidato tra coloro che si dichiarano disponibili.
A proposito di disponibilità, nei giorni scorsi l’ex vicesindaco Antonio Vinci ha detto alla nostra redazione che intende candidarsi.
E’ chiaro che ognuno può coltivare legittimamente le proprie ambizioni. Ma a noi non risulta nulla di ufficiale in tal senso. Della disponibilità di Vinci, lo abbiamo appreso dalla stampa.
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