Nasce il nuovo governo Conte. Tre i Ministri siciliani, confermato il mazarese Bonafede

redazione

Nasce il nuovo governo Conte. Tre i Ministri siciliani, confermato il mazarese Bonafede

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mercoledì 04 Settembre 2019 - 16:24

Un esecutivo in cui prevale la discontinuità rispetto al governo gialloverde, con una chiara connotazione politica in cui poco spazio è stato riservato alle figure tecniche. Si presenta così la lista dei Ministri con cui il Presidente incaricato Giuseppe Conte, sciolta la riserva, si è recato al Quirinale, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tre i siciliani scelti da Conte assieme ai partiti della maggioranza: il confermato Alfonso Bonafede, Nunzia Catalfo e Giuseppe Provenzano.

Come previsto, non ci sono vicepremier. La delicata successione di Matteo Salvini al Viminale sarà gestita da una donna, l’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese, nuovo Ministro dell’Interno. Com’era nell’aria, il democratico Roberto Gualtieri andrà invece all’Economia, mentre Luigi Di Maio si sposterà alla Farnesina, alla guida del Ministero degli Esteri (subentra a Enzo Moavero). Tra i pentastellati, c’è la conferma del mazarese Alfonso Bonafede (Giustizia), mentre la catanese Nunzia Catalfo va al Lavoro; il capogruppo Stefano Patuanelli va allo Sviluppo, Vincenzo Spadafora va allo sport, Federico D’Incà ai Rapporti con il Parlamento, Paola Pisano all’Innovazione Tecnologica, Fabiano Dadone alla pubblica amministrazione (subentra a Giulia Bongiorno). Confermato, rispetto al Conte 1.0, anche Sergio Costa all’Ambiente, all’Istruzione non va il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, ma l’accademico Lorenzo Fioramonti, viceministro nel governo gialloverde e adesso successore del leghista Bussetti. Il Pd piazza Dario Franceschini alla Cultura, Francesco Boccia agli Affari regionali, Lorenzo Guerini alla Difesa, Teresa Bellanova alle Politiche Agricole, Elena Bonetti alle Pari Opportunità, Enzo Amendola agli Affari Europei. Significativa la presenza di Paola De Micheli alle Infrastrutture, al posto di Toninelli, e del vicepresidente dello Svimez Giuseppe Provenzano al Ministero per il Sud, altro segnale di discontinuità rispetto al Conte 1.0. Significative le sue parole a riguardo: “Ho accettato la proposta del Presidente Giuseppe Conte perché il Sud è il cuore della questione italiana ed europea, ma può essere anche la soluzione. Il Mezzogiorno è stata la mia professione, sarà per sempre la mia vocazione. L’impegno è ora di svolgere questa alta funzione con disciplina e onore”. In quota Liberi e Uguali ci sarà Roberto Speranza alla Salute, che va al posto della pentastellata Giulia Grillo.

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