Che Marsala fosse carente di mezzi pubblici questo era evidente. Ma da circa un anno a questa parte, anche il servizio autobus del Comune per i soggetti disabili presenta forti disservizi. Proprio nella sede del Palazzo municipale abbiamo incontrato la presidente dell’associazione “Homo Habilis”, Rossella De Vita, accompagnata da una cittadina marsalese che ci ha raccontato come sia difficile la vita del marito disabile, già dall’anno scorso. “Mio marito dovrebbe andare ogni giorno al Centro Aias per la riabilitazione, ma i mezzi messi a disposizione dal Comune sono carenti. Al momento c’è solo un pullman a disposizione in quanto è da tre mesi che gli altri sono sempre guasti. Mio marito, nell’arco di una settimana, può prendere l’autobus due, massimo tre volte. Gli altri giorni non sappiamo come fare, ogni tanto lo accompagno io con la mia auto, ma abito lontano dal Centro di riabilitazione e ho anche un figlio che va a scuola. E’ una situazione insostenibile. Al Comune mi hanno detto che non ci sono i soldi per aggiustare i mezzi”. E chissà quante famiglie vivono lo stesso disagio. Ma questo non è l’unico problema all’Ente. Secondo quanto ci ha riferito Rossella De Vita, che ogni giorno con la sua associazione si occupa di gente bisognosa e di soggetti a rischio d tutte le età, il servizio assistenza domiciliare per disabili del Comune è fermo dall’aprile 2012. Si tratta del servizio in cui un operatore si reca in casa del disabile per prestargli assistenza di vario genere. “Nessun politico locale parla dei problemi che ci sono nel settore sociale nella nostra Città – ha affermato la De Vita –; eppure i fondi europei per finanziare i progetti su questo campo ci sono ma nessuno ne presenta di validi. Il Comune non offre nulla alle famiglie disagiate e ce ne sono tante. Per questo la mia associazione è stata ricevuta alla Regione; lì ci hanno detto che è stata stipulata una convenzione con i comuni siciliani. I soldi ci sono, ma noi non ne vediamo l’ombra”. Ci si riferisce non tanto all’erogazione dei contributi ai meno abbienti ma più che altro alla possibilità di dare un’alternativa a chi è disoccupato e a chi non riesce a mantenere la propria famiglia, come i cantieri scuola-lavoro, i progetti come “Città Mia”, dare loro la possibilità di rendersi utili. “Come associazione che opera nel sociale abbiamo presentato un progetto per la creazione di un Centro diurno – ha affermato ancora – dove accogliere bambini ed anziani, anelli deboli della società, affinché uno si prenda cura dell’altro, per far sentire le persone della terza età ancora utili. I fondi europei ci sono ma il Comune storce il naso e blocca sempre la nostra idea”. Per chiarirci le idee, abbiamo interpellato il dirigente del Settore apposito, l’ingegnere Francesco Patti che ci ha fatto capire come il servizio trasporto disabili sia il primo obiettivo dell’Amministrazione. “Il servizio per il comune di Marsala è sicuramente prioritario – ci ha detto – ma stiamo aspettando l’approvazione del Bilancio da parte del Consiglio comunale per avere a disposizione le somme previste per riparare gli autobus. D’altro canto, essendo che i comuni non possono assumere al momento, gli autisti stanno diminuendo perchè alcuni sono andati in pensione. Ci scusiamo per il disagio che stiamo arrecando alle famiglie interessate”. Un disagio evidente, per la verità, che forse potrebbe essere colmato dando agli utenti un’alternativa, un ripiego in vista della riparazione dei mezzi guasti, perchè da qui a quando il Bilancio sarà approvato, di tempo ne passerà.
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