E’ stato dimesso oggi il neonato L. C., nato dopo 25 settimane di gestazione e dal peso di 808 grammi, dal reparto di Neonatologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Sul piccolo paziente per la prima volta in provincia di Trapani è stata eseguita, nel corso del ricovero, una RMN cerebrale in un neonato prematuro. Lo comunica la direzione sanitaria aziendale dell’ASP di Trapani.
La risonanza magnetica nucleare cerebrale in neonato è un’indagine di alta diagnostica per immagini, che in ambito pediatrico e neonatologico presenta peculiarità specifiche rispetto a quanto già noto per i pazienti adulti. Pur nella complessità, l’impiego della RMN offre il grande vantaggio di non impiegare radiazioni ionizzanti. “L’esame neuroradiologico – afferma Stefano Daidone, direttore della Neonatologia – è stato possibile grazie all’approccio multidisciplinare con cui l’abbiamo affrontato, insieme ai colleghi della Radiologia, con il primario Ignazio Bacile e il dottor Giuseppe Perricone e quelli di Anestesia e rianimazione, con il primario Antonio Cacciapuoti e i dottori Barbara Mirto e Hadi Asgharnia”.
Esprime tutta la sua soddisfazione il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Giovanni Bavetta: “è la conferma di come nel presidio ospedaliero trapanese, vi siano le professionalità e le dotazioni tecnologiche necessarie per eseguire esami di elevata complessità. Da oggi i neonati del nostro territorio non avranno più la necessità di migrare in altri ospedali siciliani o addirittura del nord Italia per eseguire questa tipologia di neuro-diagnostica”.