Nei giorni scorsi il comune di Marsala ha diffuso un comunicato stampa in cui si annunciano tutta una serie di finanziamenti per le scuole di Marsala, relativi a specifici interventi.
Con Anna Maria Angileri, assessore alla pubblica istruzione del comune, abbiamo cercato di capire dove e come saranno spese queste somme.
“Si tratta di un finanziamento di somme nazionali che riguardano interventi in diverse scuole primarie del marsalese”.
Entriamo nello specifico.
“Saranno effettuati nel biennio 2018/19 interventi per la messa in sicurezza e per l’adeguamento degli edifici che ospitano le scuole di Paolini, Mario Nuccio, piazza Caprera e san Filippo e Giacomo. Questi interventi in totale riguarderanno somme molto vicine ai 4 milioni di euro. Sono somme che arrivano dalla regione a cui il comune parteciperà nell’ordine del 5% con fondi di bilancio. Posso anche anticipare che a breve avremo la risposta per altri finanziamenti per interventi su scuole comunali”
C’è anche una somma che arriva per finanziare interventi “particolari” da eseguire nel plesso Asta di Sappusi.
“Abbiamo richiesto un intervento per ammodernare con servizi accessori per la parte esterna dell’edificio. Mi preme sottolineare che questo finanziamento è una specie di premio per le scuole che risultavano completamente a norma ed adeguate per tempo a tutte le richieste di sicurezza previste dalla legge. Inoltre abbiamo ottenuto il finanziamento per dotare di un ascensore lo storico plesso Garibaldi. Non voglio anticipare nulla, ma si tratterà di una novità architettonica davvero interessante. Sono previsti anche interventi per la riduzione dell’impatto economico circa il consumo dell’energia elettrica. Riguarderanno la scuola media Mazzini e il plesso di san Leonardo”.
Nel comunicato dell’amministrazione si parla di finanziamenti per realizzare due nuove scuole
“Si tratta della ex scuola elementare Lombardo Radice situata nel centro del popolare quartiere di Sappusi e dell’ex scuola Cosentino, anche questa al centro di un altro quartiere popolare, quello di via Istria. Prima di entrare nei dettagli mi preme sottolineare come questi interventi vanno nella direzione della grande attenzione che ha riposto verso i quartieri popolari il sindaco Alberto Di Girolamo. Dopo una concertazione con l’ex provincia il sindaco ha deciso di cedere la scuola Lombardo Radice dove, a lavori ultimati, sarà trasferito il commerciale di via Trapani. Da sempre si sente parlare di una scuola di proprietà pubblica dove alloggiare il commerciale. Non solo ma ci sarà un risparmio notevole perché non si pagherà più alcun onere per l’affitto. Questa realizzazione si deve anche all’impegno del sindaco che ha lavorato per fare nascere in quella zona la cittadella dell’istruzione, sommando alle scuole già esistenti anche il Commerciale. Si potrà così intervenire per il nuovo piano del traffico. Nell’ex Cosentino verrà trasferito l’Industriale che attualmente è alloggiato in affitto presso i Salesiani di Marsala. Anche qui con notevole risparmio. In questi due casi è stato decisivo l’interessamento del commissario Cerami del Libero Consorzio di Trapani. Saranno spese somme che si aggirano attorno ai venti milioni di euro. Darà anche un boccata d’ossigeno per l’occupazione nel settore edilizio”.
Recentemente è approdata in Aula consiliare la vicenda relativa alla scuola di Ranna
“Purtroppo noi amministratori non possiamo non tenere conto delle leggi. Attualmente l’istituto comprensivo Giovanni Paolo II non ha il numero di iscritti sufficienti per mantenere l’autonomia. Quindi il prossimo anno vivrà in regime di reggenza. Sul da farsi per il futuro, decideremo negli incontri tra i dirigenti scolastici locali e i vertici provinciali e regionali della scuola”
In chiusura: lei è un esponente di primo piano del Partito democratico. A Marsala è ormai commissariato da mesi dopo una serie di polemiche che hanno coinvolto anche il sindaco e la giunta. Cosa bisogna fare per rilanciare quello che fino a pochi anni è stato il primo partito della città?
“Ripartire dialogando nelle varie realtà con quelli che sono stati per tanti anni i nostri iscritti e i nostri elettori. Riaprire i circoli lavorando per superare l’attuale fase commissariale, ripristinando la normale dialettica all’interno di un gruppo dirigente eletto dagli organismi statutari”.