Il Tribunale del Riesame ha revocato il provvedimento di sequestro della Liberty Lines. Alla luce di ciò, la compagnia ha pienamente riacquisito la propria autonomia organizzativa e potrà garantire il servizio di trasporto pubblico marittimo con la massima regolarità e sicurezza, nel pieno rispetto degli obblighi assunti nei confronti dei cittadini e delle istituzioni.
Le misure interdittive erano state eseguite lo scorso 20 novembre. Secondo gli investigatori, Liberty Lines avrebbe ottenuto contributi pubblici molto elevati senza rispettare le condizioni previste dal contratto di servizio. L’indagine ipotizza diverse condotte illecite, come truffa ai danni dello Stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un servizio pubblico, contestate a soggetti riconducibili alla governance societaria, ai soci e a vari manager.
Si legge nella nota diffusa da Liberty Lines: “Le indagini in corso seguiranno il loro naturale iter. Tuttavia, già allo stato emerge con chiarezza come i provvedimenti adottati siano risultati sproporzionati rispetto ai fatti contestati: le presunte irregolarità – che la Società non riconosce come tali – avrebbero riguardato lo 0,22% delle corse effettuate negli anni 2021 e 2022. Alcune di tali presunte anomalie avrebbero potuto, in ipotesi, essere ricondotte ad avarie. Avarie che, ove anche verificatesi, sono state prontamente risolte senza incidenti, senza danni e senza alcuna conseguenza operativa”.
La compagnia sottolinea che “in nessun caso è mai stata compromessa la sicurezza dei passeggeri o degli equipaggi”.
Infine, a proposito di alcuni articoli pubblicati dalla stampa Liberty Lines evidenzia che i vertici e i comandanti “sono stati oggetto di una rilevante esposizione mediatica, in alcuni casi caratterizzata da ricostruzioni inesatte e fuorvianti”. “Confidiamo – conclude la nota – che il pieno accertamento dei fatti consenta di ristabilire una corretta rappresentazione della vicenda e la società valuterà ogni opportuna iniziativa a tutela della propria reputazione”.