Il Tribunale Federale ha riconosciuto che il Presidente granata Valerio Antonini è stato vittima di una truffa da parte del Gruppo Alfieri e ha agito in buona fede, sanando i debiti non appena scoperta l’irregolarità. O almeno questo è il comunicato diffuso dalla società Trapani Shark di cui ancora emerge poco riscontro. Resta il fatto che la Shark ha contestato duramente il blocco dei tesseramenti – che impedisce di ufficializzare Alex Latini come head coach – e le penalizzazioni in classifica, definendoli sanzioni “sproporzionate”. Trapani ha dato un preavviso di 24 ore per revocare i provvedimenti, minacciando il ricorso al TAR del Lazio e una richiesta di risarcimento danni milionaria, tutte richieste che non sono state prese bene dagli altri 15 club della serie A di basket che hanno rilasciato un comunicato unitario contro il Trapani. Intanto domani la Shark giocherà regolarmente a Sassari.
Nel comunicato diffuso si legge: “La decisione del Tribunale Federale, presieduto dal Dott. Marco Lucente riconosce la concreta e reale possibilità che la Società e il suo Presidente siano stati vittime di una truffa perpetrata dal Gruppo Alfieri, come confermato dalla denuncia-querela sporta presso la Guardia di Finanza di Trapani in data 19 maggio 2025. Il Tribunale, tra le motivazioni poste a fondamento del proscioglimento, evidenzia in particolare: il ravvedimento operoso posto in essere dal Presidente per estinguere i debiti; nonché l’assenza di contezza, da parte del deferito, circa l’irregolarità o illegittimità dell’operazione, astenendosi il Tribunale da giudizi anticipatori in considerazione della pendenza di procedimenti giudiziari dinanzi alle competenti autorità. Pertanto, non si ravvisano profili di responsabilità disciplinare a norma degli art. 2 e 44 del Regolamento di Giustizia“.