Qualità della vita: la Provincia di Trapani ultima per fatture pagate (solo il 25%)

redazione

Qualità della vita: la Provincia di Trapani ultima per fatture pagate (solo il 25%)

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lunedì 01 Dicembre 2025 - 15:00

Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua tradizionale classifica annuale sulla qualità della vita nelle province italiane. Come ormai accade da anni, il Sud sfila nelle ultime posizioni, mentre a dominare la vetta sono ancora una volta le città “fredde ma ricche” del Nord: Trento, Bolzano, Udine. E Trapani, purtroppo, non fa eccezione: 93ª su 107 province. Una posizione che parla da sé e che racconta un territorio bello, complesso, con enormi potenzialità ma frenato da limiti strutturali e fragilità economiche. Per una popolazione di 411.396 residenti nel 2025 (dati Istat), la fotografia scattata dalla classifica è contrastante: pochi elementi in miglioramento, molti ancora da correggere.

Le migliori e le peggiori performance

  • 🥉 3° posto nazionale – Ore di Cassa Integrazione autorizzate
    Un dato che può sembrare positivo, ma che in realtà indica un ricorso ridotto alla Cig: il territorio ha meno industrie strutturate (e meno lavoratori tutelati), quindi anche meno richieste.
  • 🔴 107° posto – Pagamenti delle fatture alla scadenza
    Solo il 25% delle fatture ai fornitori viene pagato nei tempi. Un record negativo che racconta una realtà imprenditoriale in difficoltà, tra liquidità ridotta e lentezza amministrativa.

Dove la Provincia di Trapani migliora

La provincia trapanese cresce in due ambiti che sembrano quasi un paradosso:

  • Giustizia e sicurezza
  • Tempo libero

Il miglioramento potrebbe essere legato ai progetti del PNRR: parchi urbani rinnovati, aree sportive, recupero di monumenti e spazi pubblici. Una boccata d’ossigeno per la vivibilità e per l’offerta culturale.

Dove invece la Provincia di Trapani si scivola

La classifica restituisce un quadro poco incoraggiante:

  • Ricchezza e consumi: 90° posto (–3)
    Un territorio povero, con capacità di spesa limitata e consumi bassi.
  • Affari e lavoro: 97° posto (–9)
    Segno evidente di un mercato stagnante, con bassi tassi occupazionali e opportunità ridotte.
  • Demografia e società: 93° posto (–8)
    Non sono città per bambini e anziani: pochi servizi, natalità in caduta, popolazione sempre più anziana.
  • Ambiente e servizi: 78° posto (–16)
    Nonostante qualche miglioramento, la discesa è significativa: trasporti carenti, rete idrica fragile, servizi pubblici non sempre efficienti.

Donne e imprese: un’altra nota dolente

Il lavoro femminile cresce, ma di poco: tra l’1% e il 3%. Le imprese guidate da donne calano leggermente, un segnale preoccupante che blocca la modernizzazione economica e sociale del territorio.

Mobilità: troppe auto, poche alternative

Nonostante l’aumento delle piste ciclabili, Trapani è:

  • 97ª per mobilità sostenibile
  • 89ª per tasso di motorizzazione

Troppo traffico, troppe auto, e una rete di mobilità alternativa ancora fragile e discontinua.

Raccolta differenziata: finalmente un punto di forza

In questo settore, sorprendentemente, la provincia trapanese si difende bene:

  • 23° posto nazionale

Un risultato incoraggiante, ma non sufficiente a compensare le carenze complessive.

La fotografia finale

La classifica del Sole 24 Ore non premia Trapani, ma offre una mappa chiara di ciò che non funziona e di ciò che, invece, può diventare leva di sviluppo. Un territorio che continua a soffrire di povertà, bassa competitività, servizi insufficienti e poca pianificazione, ma che — proprio grazie agli investimenti e ai miglioramenti nella qualità degli spazi pubblici — mostra segnali di vitalità nel tempo libero e nella sicurezza. Per scalare la classifica non basteranno piccoli interventi: serviranno politiche serie, programmazione lunga e soprattutto una visione che guardi oltre la stagione turistica. Il Sud merita di più. Trapani anche.

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