Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua tradizionale classifica annuale sulla qualità della vita nelle province italiane. Come ormai accade da anni, il Sud sfila nelle ultime posizioni, mentre a dominare la vetta sono ancora una volta le città “fredde ma ricche” del Nord: Trento, Bolzano, Udine. E Trapani, purtroppo, non fa eccezione: 93ª su 107 province. Una posizione che parla da sé e che racconta un territorio bello, complesso, con enormi potenzialità ma frenato da limiti strutturali e fragilità economiche. Per una popolazione di 411.396 residenti nel 2025 (dati Istat), la fotografia scattata dalla classifica è contrastante: pochi elementi in miglioramento, molti ancora da correggere.
Le migliori e le peggiori performance
- 🥉 3° posto nazionale – Ore di Cassa Integrazione autorizzate
Un dato che può sembrare positivo, ma che in realtà indica un ricorso ridotto alla Cig: il territorio ha meno industrie strutturate (e meno lavoratori tutelati), quindi anche meno richieste. - 🔴 107° posto – Pagamenti delle fatture alla scadenza
Solo il 25% delle fatture ai fornitori viene pagato nei tempi. Un record negativo che racconta una realtà imprenditoriale in difficoltà, tra liquidità ridotta e lentezza amministrativa.
Dove la Provincia di Trapani migliora
La provincia trapanese cresce in due ambiti che sembrano quasi un paradosso:
- Giustizia e sicurezza
- Tempo libero
Il miglioramento potrebbe essere legato ai progetti del PNRR: parchi urbani rinnovati, aree sportive, recupero di monumenti e spazi pubblici. Una boccata d’ossigeno per la vivibilità e per l’offerta culturale.
Dove invece la Provincia di Trapani si scivola
La classifica restituisce un quadro poco incoraggiante:
- Ricchezza e consumi: 90° posto (–3)
Un territorio povero, con capacità di spesa limitata e consumi bassi. - Affari e lavoro: 97° posto (–9)
Segno evidente di un mercato stagnante, con bassi tassi occupazionali e opportunità ridotte. - Demografia e società: 93° posto (–8)
Non sono città per bambini e anziani: pochi servizi, natalità in caduta, popolazione sempre più anziana. - Ambiente e servizi: 78° posto (–16)
Nonostante qualche miglioramento, la discesa è significativa: trasporti carenti, rete idrica fragile, servizi pubblici non sempre efficienti.
Donne e imprese: un’altra nota dolente
Il lavoro femminile cresce, ma di poco: tra l’1% e il 3%. Le imprese guidate da donne calano leggermente, un segnale preoccupante che blocca la modernizzazione economica e sociale del territorio.
Mobilità: troppe auto, poche alternative
Nonostante l’aumento delle piste ciclabili, Trapani è:
- 97ª per mobilità sostenibile
- 89ª per tasso di motorizzazione
Troppo traffico, troppe auto, e una rete di mobilità alternativa ancora fragile e discontinua.
Raccolta differenziata: finalmente un punto di forza
In questo settore, sorprendentemente, la provincia trapanese si difende bene:
- 23° posto nazionale
Un risultato incoraggiante, ma non sufficiente a compensare le carenze complessive.
La fotografia finale
La classifica del Sole 24 Ore non premia Trapani, ma offre una mappa chiara di ciò che non funziona e di ciò che, invece, può diventare leva di sviluppo. Un territorio che continua a soffrire di povertà, bassa competitività, servizi insufficienti e poca pianificazione, ma che — proprio grazie agli investimenti e ai miglioramenti nella qualità degli spazi pubblici — mostra segnali di vitalità nel tempo libero e nella sicurezza. Per scalare la classifica non basteranno piccoli interventi: serviranno politiche serie, programmazione lunga e soprattutto una visione che guardi oltre la stagione turistica. Il Sud merita di più. Trapani anche.