Eletta a Marsala, la deputata Fascina presenta la sua prima proposta: la legge “anti-maranza”

redazione

Eletta a Marsala, la deputata Fascina presenta la sua prima proposta: la legge “anti-maranza”

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lunedì 01 Dicembre 2025 - 07:37

Dopo mesi anni di una presenza parlamentare ridotta ai minimi termini, Marta Fascina torna al centro del dibattito politico con una proposta destinata ad accendere lo scontro tra giuristi e forze politiche. La deputata di Forza Italia, eletta alla Camera nella circoscrizione di Marsala con il 36,03% dei voti alle ultime elezioni, ha depositato la sua prima iniziativa legislativa dell’era Meloni: una norma che abbassa a 13 anni l’età minima per la responsabilità penale dei minori. Una proposta che lei stessa definisce senza esitazione come “legge anti-maranza”.

“I reati crescono in modo esponenziale”: la motivazione della deputata

Fascina sostiene che il quadro normativo vigente non sia più adeguato a fronteggiare un incremento «esponenziale» dei reati commessi da giovanissimi sotto i 14 anni, spesso – afferma – reclutati e manovrati da gruppi criminali che sfruttano consapevolmente il limite dell’età. “Il dilagare dei reati contro la persona e il patrimonio da parte di soggetti infraquattordicenni richiede un intervento strutturale”, scrive la deputata in una nota, parlando apertamente di “emergenza sociale” e rivendicando la necessità di porre un argine a una nuova forma di microcriminalità giovanile. E Milano è la città che più sta pagando la violenza delle comunità nordafricane a cui si uniscono anche le più locali baby gang.

Responsabilità penale a 13 anni, ma con valutazione caso per caso

La proposta di legge non eliminerebbe – assicura Fascina – la valutazione individuale della capacità di intendere e di volere, che resterebbe obbligatoria per ogni singolo caso. L’abbassamento dell’età di imputabilità rappresenterebbe però un cambio di scenario significativo: per la deputata, l’unica strada per affrontare “in maniera sistematica” un fenomeno che coinvolge minori sempre più giovani, evitando che il dibattito pubblico resti ciclico e inconcludente.

Il rientro sulla scena politica dopo mesi (se non anni) di assenza

Questo intervento legislativo segna il ritorno di Fascina all’attività parlamentare dopo un lungo periodo caratterizzato da scarsa operatività. Nella legislatura in corso la deputata aveva finora apposto solo quattro firme a testi di legge: dalla commissione d’inchiesta sull’“uso politico della giustizia” alla proposta sull’equa retribuzione, fino alla partecipazione a iniziative su temi come la violenza sulle donne attraverso strumenti digitali o la giornata nazionale dedicata a Filippo Raciti.

Una proposta destinata a dividere

Con la sua “anti-maranza”, Fascina entra nuovamente nel dibattito pubblico attraverso la porta più sensibile: quella della giustizia minorile e della sicurezza urbana, da sempre terreni delicati e divisivi nel panorama politico italiano. La proposta promette di catalizzare un confronto acceso tra chi invoca interventi più duri e chi teme derive repressive verso i più giovani. Una cosa, però, appare certa: dopo mesi in secondo piano, Fascina è tornata a far discutere. E questa volta lo fa con una delle proposte più controverse della legislatura.

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