Trapani: rapina un negozio di telefonia e ruba vestiti, arrestato un giovane

redazione

Trapani: rapina un negozio di telefonia e ruba vestiti, arrestato un giovane

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venerdì 07 Novembre 2025 - 11:23

Un giovane trentenne è stato arrestato per un furto aggravato ai danni di un negozio di telefonia del centro di Trapani. Dopo aver frantumato con un tubo in ferro la vetrata del negozio di notte ed aver fatto accesso all’interno, ha danneggiato anche le vetrine d’esposizione, asportando 9 Smartphone marca Apple modello Iphone del valore di circa 9.000 euro, dandosi poi precipitosamente alla fuga con la refurtiva prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Nella mattina del giorno successivo i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante l’ordinario controllo del territorio – grazie ad una spiccata capacità di osservazione e ad un notevole intuito – intravedevano aggirarsi nei dintorni dell’attività commerciale derubata un ragazzo, che, nonostante indossasse abiti diversi da quelli utilizzati per perpetrare il furto nella nottata, risultava avere la stessa fisionomia a quella descritta. Intuendo di essere braccato il giovane provava a dileguarsi ma veniva prontamente bloccato e identificato.

Da accurati accertamenti si riusciva ad attribuire allo stesso la paternità del fatto: l’uomo veniva, pertanto, denunciato a piede libero e colpito immediatamente, grazie alla congiunta collaborazione con la Divisione Polizia Anticrimine, dalla misura di prevenzione di P.S. del foglio di via obbligatorio, a firma del Questore di Trapani, con l’obbligo di lasciare il territorio dei Comuni di Trapani ed Erice ed il divieto di farvi ritorno per un periodo di anni 3 senza preventiva autorizzazione. Il giovane, residente a Palermo, poco dopo essere stato rilasciato, aveva commesso un altro furto: all’interno di un negozio di vestiario si appropriava di diversi capi d’abbigliamento del valore di circa 500 euro. Tuttavia, vistosi scoperto dal direttore, con violenza cercava di guadagnare la fuga. Lo stesso, inseguito per le limitrofe vie cittadine, veniva poi bloccato dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che recuperavano la refurtiva riconsegnandola all’avente diritto. Vista l’oggettiva gravità del fatto, attraverso l’acquisizione di solidi elementi di prova ed alle notevoli capacità professionali dei poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, il giovane veniva tratto in arresto. Ciò consentiva all’A.G. di blindare l’ipotesi accusatoria ed in fase di rito direttissimo di emettere la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del cosiddetto Braccialetto Elettronico. 

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