La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali di Trapani esprime forte preoccupazione e
criticità in merito alla bozza della Manovra 2026 che prevede un aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21% al 26%. Cos’è la cedolare secca? Si tratta di un regime fiscale sostitutivo e facoltativo, introdotto dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011. Può accedere alla cedolare secca sugli affitti il contribuente che percepisce redditi scaturenti dalla locazione di beni immobili per uso abitativo. A nome del Collegio Provinciale, il Presidente Vito Campo dichiara: “Comprendiamo la necessità del Governo di reperire risorse e riordinare il settore turistico, ma l’aumento indiscriminato della tassazione sul regime della cedolare secca per gli affitti brevi è, a nostro avviso, una mossa controproducente e profondamente sbagliata per l’economia del territorio trapanese e siciliano in generale”. L’incremento dell’aliquota, destinato ad applicarsi indistintamente a privati, gestori e portali web, rischia di colpire duramente l’offerta ricettiva complementare, fondamentale per province ad alta vocazione turistica come Trapani e per le sue isole.
I Punti di Criticità sollevati dalla FIAIP Trapani:
- Penalizzazione delle Famiglie e Aree Interne: L’aumento penalizza in primis le famiglie e i singoli
proprietari che integrano il proprio reddito affittando un’unica unità abitativa, spesso in borghi e aree interne dove l’ospitalità diffusa è vitale per l’economia locale. - Rischio di Evasione Fiscale: Tassare in modo eccessivo il mercato legale degli affitti brevi rischia
di spingere i proprietari fuori dai canali ufficiali e di incentivare l’elusione fiscale, vanificando gli
sforzi di trasparenza e legalità fatti con l’introduzione del CIN. - Contrasto alle Misure di Trasparenza: La misura è in controtendenza rispetto agli obiettivi recenti
dell’Esecutivo di regolamentare e rendere trasparente il settore. L’aumento non contribuisce alla lotta all’abusivismo, che va affrontata con controlli più stringenti e non con l’aggravio fiscale per chi è in regola. - Impatto sul Turismo Locale: In un contesto in cui il turismo extra-alberghiero rappresenta una fetta
cruciale dell’attrattività del nostro territorio, un’imposta più alta si tradurrà inevitabilmente in un
aumento dei prezzi per il turista o in una minore offerta, danneggiando la competitività di Trapani.
“Chiediamo al Governo e alle forze parlamentari di maggioranza di riconsiderare con urgenza questa norma in fase di discussione in Parlamento – conclude il Presidente Vito Campo -. L’obiettivo deve essere quello di sostenere la legalità nel mercato immobiliare e non di penalizzare chi opera in modo trasparente, contribuendo in modo significativo al tessuto economico-turistico della Provincia di Trapani. Siamo pronti al confronto per individuare soluzioni alternative e meno invasive che tutelino il bilancio statale senza soffocare un settore chiave”.