Turismo, FIAIP Trapani critica l’aumento della Cedolare Secca sugli Affitti Brevi

redazione

Turismo, FIAIP Trapani critica l’aumento della Cedolare Secca sugli Affitti Brevi

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domenica 26 Ottobre 2025 - 06:00

La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali di Trapani esprime forte preoccupazione e
criticità in merito alla bozza della Manovra 2026 che prevede un aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21% al 26%. Cos’è la cedolare secca? Si tratta di un regime fiscale sostitutivo e facoltativo, introdotto dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011. Può accedere alla cedolare secca sugli affitti il contribuente che percepisce redditi scaturenti dalla locazione di beni immobili per uso abitativo. A nome del Collegio Provinciale, il Presidente Vito Campo dichiara: “Comprendiamo la necessità del Governo di reperire risorse e riordinare il settore turistico, ma l’aumento indiscriminato della tassazione sul regime della cedolare secca per gli affitti brevi è, a nostro avviso, una mossa controproducente e profondamente sbagliata per l’economia del territorio trapanese e siciliano in generale”. L’incremento dell’aliquota, destinato ad applicarsi indistintamente a privati, gestori e portali web, rischia di colpire duramente l’offerta ricettiva complementare, fondamentale per province ad alta vocazione turistica come Trapani e per le sue isole.

I Punti di Criticità sollevati dalla FIAIP Trapani:

  1. Penalizzazione delle Famiglie e Aree Interne: L’aumento penalizza in primis le famiglie e i singoli
    proprietari che integrano il proprio reddito affittando un’unica unità abitativa, spesso in borghi e aree interne dove l’ospitalità diffusa è vitale per l’economia locale.
  2. Rischio di Evasione Fiscale: Tassare in modo eccessivo il mercato legale degli affitti brevi rischia
    di spingere i proprietari fuori dai canali ufficiali e di incentivare l’elusione fiscale, vanificando gli
    sforzi di trasparenza e legalità fatti con l’introduzione del CIN.
  3. Contrasto alle Misure di Trasparenza: La misura è in controtendenza rispetto agli obiettivi recenti
    dell’Esecutivo di regolamentare e rendere trasparente il settore. L’aumento non contribuisce alla lotta all’abusivismo, che va affrontata con controlli più stringenti e non con l’aggravio fiscale per chi è in regola.
  4. Impatto sul Turismo Locale: In un contesto in cui il turismo extra-alberghiero rappresenta una fetta
    cruciale dell’attrattività del nostro territorio, un’imposta più alta si tradurrà inevitabilmente in un
    aumento dei prezzi per il turista o in una minore offerta, danneggiando la competitività di Trapani.

“Chiediamo al Governo e alle forze parlamentari di maggioranza di riconsiderare con urgenza questa norma in fase di discussione in Parlamento – conclude il Presidente Vito Campo -. L’obiettivo deve essere quello di sostenere la legalità nel mercato immobiliare e non di penalizzare chi opera in modo trasparente, contribuendo in modo significativo al tessuto economico-turistico della Provincia di Trapani. Siamo pronti al confronto per individuare soluzioni alternative e meno invasive che tutelino il bilancio statale senza soffocare un settore chiave”.

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