È un campanello d’allarme che non può essere ignorato quello lanciato da ANFFAS Trapani, che in questi giorni ha annunciato l’avvio di una serie di ricorsi legali contro i tagli alle ore di assistenza alla comunicazione previste nei Piani Educativi Individualizzati (PEI) per gli alunni con disabilità. Un problema che rischia di compromettere seriamente il diritto allo studio e all’inclusione scolastica di tanti bambini e ragazzi nel territorio trapanese. Secondo l’associazione, i recenti provvedimenti che hanno portato alla riduzione unilaterale delle ore di sostegno – nonostante quanto stabilito nei PEI – rappresentano una violazione della normativa vigente e dei principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, in particolare dell’articolo 24 sul diritto all’Istruzione. Il PEI, lo ricordiamo, è un atto vincolante per l’amministrazione scolastica nell’ambito della riforma della disabilità.
Tagliare o modificare unilateralmente quanto stabilito in questi documenti significa minare le fondamenta del percorso educativo e inclusivo di ogni studente con disabilità. “L’inclusione non può essere un optional, né un costo da tagliare – dichiara ANFFAS Trapani –. La nostra azione è rivolta unicamente a tutelare gli alunni e le loro famiglie. Pretendiamo il rispetto dei PEI e il pieno riconoscimento dei diritti sanciti dalla legge”. Per contrastare questa situazione, l’associazione ha deciso di mettere a disposizione delle famiglie un servizio di consulenza legale gratuita, con il supporto dei propri avvocati, per avviare i ricorsi necessari e accompagnare i genitori nella raccolta della documentazione utile. Chi ha necessità di supporto può rivolgersi allo sportello SAI – Servizio Accoglienza e Informazioni – presso la sede ANFFAS in via Orti 133 oppure prenotare un appuntamento chiamando il numero 380 1572872. Il rischio, se non si interviene con determinazione, è quello di vedere svanire anni di conquiste in tema di diritti, inclusione e pari opportunità. E di lasciare indietro proprio chi ha più bisogno.