Base F35 a Birgi, Europa Verde: “Porteremo la vicenda in Parlamento”

redazione

Base F35 a Birgi, Europa Verde: “Porteremo la vicenda in Parlamento”

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giovedì 18 Settembre 2025 - 11:36

E’ notizia di questi giorni l’imminente realizzazione di un polo di addestramento internazionale per i caccia F-35 presso l’aeroporto di Trapani-Birgi. Sembra che sarebbe la seconda scuola di questo tipo … la prima è la Luke Air Force Base operativa  negli Stati Uniti, in Arizona. Ad intervenire, già Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, il PD e Antonio Parrinello, ex direttore del Parco Nazionale di Pantelleria che ha scritto una lettera ai sindaci e alla politica locale per mobilitarli sulla vicenda.

Adesso arriva anche la posizione netta di Europa Verde, tramite la componente della direzione nazionale, la marsalese Antonella Ingianni. “Si tratterebbe di una presenza militare che esporrebbe la popolazione a rischi smisurati e il territorio a impatti ambientali, a militarizzazione e, non secondariamente, a inevitabili limitazioni alla operatività dell’aeroporto civile – afferma -. Il Governo esalta il ruolo strategico della Sicilia, ma non ha idea delle ricadute sulla operatività dei voli commerciali e neanche delle ricadute ambientali  a cominciare dai danni al valore naturalistico e paesaggistico dello Stagnone di Marsala, riserva naturale, zona Ramsar, e di tutti i siti della rete natura 2000 della Sicilia Occidentale. La provincia di Trapani vive di turismo e ogni limitazione ai voli civili e anche solo la percezione di insicurezza rischiano di avere effetti pesanti sull’economia locale. Non devono essere gli scenari di guerra a determinare il destino della nostra Terra, ma la sintonia tra le esigenze della ecologia e della economia, compreso il  turismo lento che guarda alla sostenibilità e alla connessione profonda con i luoghi”. Poi Ingianni chiosa: “Non accettiamo che si facciano gli interessi delle multinazionali delle armi. Non accettiamo che il nostro territorio venga trasformato in avamposto di guerra. L’onorevole Bonelli porterà la questione in Parlamento per interrogare il Ministro della difesa e il Ministro dell’Ambiente”.

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