Rivoluzione a Scuola: torna l’Esame di Maturità, cambia l’orale e scoppia la protesta

redazione

Rivoluzione a Scuola: torna l’Esame di Maturità, cambia l’orale e scoppia la protesta

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lunedì 08 Settembre 2025 - 07:08

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di riforme che coinvolge profondamente il mondo della scuola italiana. Dalla gestione della condotta e delle sospensioni alla sicurezza dei viaggi d’istruzione, passando per l’introduzione dell’assicurazione sanitaria per tutto il personale scolastico e l’inasprimento delle sanzioni per le aggressioni al personale, il governo punta a una svolta strutturale del sistema educativo. Tra le misure più discusse: la riforma dell’esame di Stato, che torna a chiamarsi “Esame di Maturità”.

Un nuovo volto per la Maturità

L’esame di Stato cambia nome e sostanza. A partire dal 2026 tornerà a chiamarsi “Esame di Maturità”, ma le novità non si fermano all’etichetta. Come annunciato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, la riforma punta a ridefinire in particolare la prova orale, che sarà obbligatoria e strutturata in maniera multidisciplinare. Il colloquio punterà a valutare autonomia, consapevolezza, capacità argomentativa e coinvolgerà quattro discipline scelte a gennaio, oltre a prevedere la valorizzazione del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto), ora ridenominato “Formazione scuola-lavoro”, e l’educazione civica. Scompare la discussione sul documento del 15 maggio, considerato fonte di ansia per molti studenti. Il colloquio, nelle intenzioni del ministero, sarà quindi “più sereno”, ma non per questo facoltativo: chi sceglierà volontariamente il silenzio dovrà ripetere l’anno scolastico, anche se in possesso di buoni risultati nelle prove scritte.

Le prove scritte e il nuovo ruolo della Commissione

Le due prove scritte restano: la prima, in italiano, rimane invariata, mentre la seconda, specifica per indirizzo, potrà essere soggetta a modifiche. La commissione d’esame sarà ridotta da sette a cinque membri, con due esterni e due interni per ciascuna delle due classi abbinate. Per i commissari è prevista una formazione specifica. La valutazione finale sarà più articolata: non solo conoscenze e competenze, ma anche autonomia, responsabilità, attività extracurriculari (sportive, culturali, sociali). Inoltre, come accade per la laurea, i commissari potranno attribuire fino a tre punti aggiuntivi motivati agli studenti che raggiungono 97 punti.

Reazioni studentesche: “Maturità o interrogatorio?”

Le nuove regole non sono state accolte con favore dagli studenti. Il coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, Tommaso Martelli, denuncia la mancanza di confronto: “Nessuno ci ha chiesto cosa pensiamo. Il Forum delle Associazioni Studentesche non viene convocato da oltre un anno. Chi sceglierà il silenzio per protesta sarà bocciato automaticamente: è repressione del dissenso”. Anche Federica Corcione, dell’esecutivo nazionale della stessa organizzazione, critica il progetto: “Parlano di educazione civica, ma reprimono gli spazi di partecipazione. Vogliono cittadini obbedienti, non consapevoli. La maturità così diventa un interrogatorio, non un momento di espressione”.

Le altre misure nel pacchetto scuola

È stata rafforzata l’importanza del voto in condotta, legato anche alla partecipazione agli esami. Le sospensioni sono state riformulate, con l’introduzione dell’elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale per gli studenti con almeno sei in condotta. Divieto assoluto di utilizzo del telefonino durante l’orario scolastico per tutti gli studenti, comprese le scuole superiori. Possibilità per le famiglie di richiedere la conferma dei supplenti annuali di sostegno, per garantire continuità educativa. Saranno assunti 1.000 docenti specializzati nell’insegnamento dell’italiano agli stranieri, per supportare l’inclusione linguistica. Estesa anche al personale precario l’assicurazione sanitaria integrativa, con un fondo aggiuntivo di 15 milioni di euro.

Sicurezza e investimenti

In seguito al tragico incidente di maggio scorso, in cui ha perso la vita una docente, il ministero impone l’uso di mezzi di trasporto dotati di frenata assistita per le gite scolastiche. L’obiettivo è garantire la massima sicurezza per studenti e accompagnatori. Gli studenti che intendano cambiare indirizzo dovranno sostenere un esame integrativo prima dell’avvio delle lezioni. Previsti anche interventi di sostegno mirati per chi frequenta il primo biennio. Previsti 240 milioni di euro una tantum per il rinnovo del contratto del personale scolastico, a cui si aggiungono le risorse per l’assicurazione sanitaria.

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