Un grido di allarme arriva dal gruppo “Il Duemila” di Mazara del Vallo, che denuncia lo stato di abbandono e degrado del primo piano del Collegio dei Gesuiti, storica sede del Liceo Classico “G. G. Adria”, chiuso ormai da tempo, insieme alla sua preziosa biblioteca. “L’inerzia della città e delle istituzioni di fronte a questo scempio è una vergogna civile e un danno culturale incalcolabile”, dichiara con forza l’avvocato Nicolò Vella, presidente dell’istituto di ricerca e sviluppo “Il Duemila”. Le condizioni della struttura sono drammatiche: nei corridoi del primo piano, due grandi gallerie un tempo utilizzate come aule, presidenza e segreteria, e una terza destinata alla biblioteca, oggi versano in uno stato di totale degrado. I pavimenti risultano sconnessi, le pareti presentano buche e crepe, porte e finestre sono danneggiate o inchiodate.
In pessime condizioni la storica biblioteca
particolarmente grave è la situazione della biblioteca storica, caratterizzata da strutture in legno con raffinati intagli artigianali. Molti libri antichi, manoscritti e volumi rari sono fuoriusciti dagli scaffali e giacciono in condizioni precarie, esposti al rischio di deterioramento e perdita definitiva. Alcuni testi sono unici, di inestimabile valore per la storia, la letteratura, l’arte e le scienze. “Questa biblioteca è un tesoro per la nostra comunità e per tutta la Sicilia – prosegue Vella – eppure la città assiste impassibile al suo lento crollo. è inaccettabile”. Il liceo classico ha avuto, nel corso dei decenni, presidi e docenti di altissimo livello, ed è stato fucina di studenti che si sono distinti in vari ambiti, tra cui l’attuale vice presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè.
Soluzioni immediate per salvare la storia del Liceo
Per Il Duemila” è arrivato il momento di agire concretamente: “E’ urgente avviare un confronto pubblico, una riflessione collettiva su questa situazione indegna. è necessario progettare un intervento strutturale per il recupero del primo piano del collegio dei gesuiti e la riqualificazione e riapertura della biblioteca, attingendo a fondi regionali e nazionali. Si tratta – conclude Vella – di un’opera di alto valore culturale e turistico per Mazara del Vallo. Recuperare questa struttura significa scegliere l’identità, la memoria e la civiltà”.