In questi giorni il botulismo è tornato tristemente protagonista delle cronache italiane. Due gravi episodi si sono verificati rispettivamente in Calabria e in Sardegna, con diversi casi di intossicazione e due decessi accertati. A Cosenza, un uomo di 52 anni ha perso la vita dopo aver consumato un panino con broccoli e salsiccia acquistato da un food truck a Diamante. Almeno altre 9 persone risultano intossicate dallo stesso alimento. Pochi giorni prima, un altro grave caso si era verificato in Sardegna, dove una sagra di paese ha portato al ricovero di 8 persone – tra cui un bambino ancora in terapia intensiva – e alla morte di una donna. Il sospetto, in questo caso, ricade su una polpa di avocado contaminata servita durante l’evento.
L’azione di tutela del Ministero della Salute
A fronte della gravità della situazione, il Ministero della Salute ha attivato tutti i protocolli di emergenza sanitaria per le due Regioni interessate. A confermarlo è Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione, che ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto dalla Scorta Strategica Nazionale di Antidoti e Farmaci (SNAF) nella distribuzione tempestiva dei trattamenti salvavita. Le autorità sanitarie hanno messo in campo una rete di intervento immediata per assicurare ai pazienti l’accesso rapido alle antitossine, fondamentali per contrastare gli effetti della tossina botulinica. La Procura di Paola ha avviato un’indagine per accertare eventuali responsabilità penali legate alla morte dell’uomo in Calabria. Il procuratore Domenico Fiordalisi ha già iscritto tre persone nel registro degli indagati: il titolare del food truck e i rappresentanti di due aziende fornitrici degli alimenti utilizzati. Le ipotesi di reato includono omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di alimenti nocivi. Secondo i primi rilievi, tutte le persone coinvolte avrebbero consumato lo stesso panino contaminato. Nel frattempo, il Codacons ha annunciato l’avvio di azioni legali a tutela dei cittadini coinvolti, per ottenere giustizia e risarcimenti in caso di negligenze o violazioni.
Cos’è il botulino e come si contrae?
Il botulismo è una grave forma di intossicazione alimentare causata dalla tossina botulinica, prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Questa tossina, una delle più potenti al mondo, interferisce con il sistema nervoso bloccando la trasmissione tra neuroni e muscoli. La malattia è rara, ma potenzialmente fatale, e può colpire chi consuma alimenti contaminati e conservati in modo scorretto, spesso in condizioni casalinghe.
Quali sono gli alimenti più a rischio?
Le intossicazioni alimentari da botulino si verificano soprattutto in presenza di cibi a bassa acidità e conservati senza adeguato trattamento termico. I prodotti più a rischio includono:
- Verdure sott’olio (zucchine, melanzane, peperoni, aglio)
- Conserve casalinghe in acqua o sottovuoto
- Zuppe o minestroni non refrigerati correttamente
- Prodotti affumicati o in salamoia non salati adeguatamente
- Polpe di frutta o salse fresche non pastorizzate
In oltre il 70% dei casi confermati, si tratta di vegetali conservati in modo non idoneo. Solo in una minima parte dei casi (circa l’8,5%) la contaminazione riguarda prodotti industriali.
I sintomi da non sottovalutare
Il botulismo non si manifesta immediatamente. I primi sintomi possono comparire anche dopo 12-72 ore, e comprendono:
- Nausea, vomito, dolori addominali
- Secchezza delle fauci
- Difficoltà nel parlare o deglutire
- Vista offuscata e sdoppiata
- Ptosi palpebrale (palpebre cadenti)
- Debolezza muscolare e paralisi simmetrica
- In casi gravi, insufficienza respiratoria
Nei casi più gravi, l’insufficienza respiratoria può mettere in pericolo la vita del paziente, rendendo necessario il ricovero immediato in terapia intensiva.
Come si può curare il botulino
La chiave per salvare una vita in caso di botulismo è la rapidità dell’intervento medico. Il trattamento principale è rappresentato dall’antitossina botulinica, da somministrare entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi. Nei casi più seri, il paziente può aver bisogno di supporto respiratorio e di una lunga riabilitazione neurologica. Il recupero completo può richiedere settimane o mesi, ma se il trattamento è tempestivo, le probabilità di guarigione aumentano sensibilmente. Per ridurre i rischi è fondamentale:
- Evitare conserve casalinghe non pastorizzate
- Sterilizzare sempre vasetti e strumenti
- Usare aceto o limone per aumentare l’acidità delle conserve
- Conservare gli alimenti in frigo a temperature sotto i 4°C
- Non acquistare prodotti artigianali non tracciabili
L’allarme botulino di queste settimane è un campanello d’allarme importante. I recenti episodi dimostrano come la sicurezza alimentare debba restare una priorità assoluta, non solo nei contesti domestici ma anche nella ristorazione itinerante e negli eventi pubblici. Sapere come prevenire e riconoscere il botulismo può fare la differenza tra la vita e la morte. Ed è responsabilità di tutti – cittadini, produttori, ristoratori e istituzioni – garantire che cibo e salute vadano sempre di pari passo.