Una luce per Gaza, il Comitato trapanese: “Le istituzioni non fanno nulla”

redazione

Una luce per Gaza, il Comitato trapanese: “Le istituzioni non fanno nulla”

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venerdì 25 Luglio 2025 - 14:30

A quasi un mese dall’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Trapani, dell’Ordine del Giorno sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza – proposto dal Comitato promotore della manifestazione “Una luce per Gaza” del 20 giugno – nessuno degli impegni votati è stato finora tradotto in atti concreti. Il documento, sostenuto da numerose forze politiche e sociali, chiedeva al sindaco di esporre la bandiera della Palestina e della Pace sul Palazzo comunale, promuovere un gemellaggio con Gaza, dichiarare non gradita la presenza istituzionale dello Stato di Israele a eventi patrocinati, sostenere iniziative per la pace e il disarmo, e valutare l’impatto delle servitù militari presenti in Sicilia. Tutte richieste che restano, ad oggi, senza attuazione.

Il Comitato – composto da Alleanza Verdi e Sinistra, ANPI, Arcigay, Articolo 21, CGIL, Comitato per la Difesa della Costituzione, Emergency Trapani, Fridays For Future Trapani, Legambiente, Libera, M5S, Rifondazione Comunista, Sinistra Futura e UIL – auspica un’immediata accelerazione, affinché le decisioni approvate non restino lettera morta. Inoltre, nessuna risposta è giunta alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice ONU per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, avanzata una settimana fa tramite PEC indirizzata al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale. Durante la manifestazione del 20 giugno, il Comitato ha raccolto 748 firme, consegnate il 23 giugno al Prefetto con richiesta di trasmissione al Governo. Il documento chiede il cessate il fuoco a Gaza, la tutela dei civili, il rispetto del diritto internazionale, il riconoscimento dello Stato di Palestina e lo stop al riarmo. Anche su questo fronte, nessun riscontro dalla Presidenza della Provincia, nonostante una formale richiesta di incontro.

Situazione analoga a Marsala, dove, nonostante l’approvazione di un Ordine del Giorno simile, gli impegni assunti restano inattuati. A Gaza intanto si continua a morire. Il Comitato invita tutte le istituzioni a dare seguito agli impegni presi e chiede a tutti i Comuni del territorio di approvare analoghi atti politici. Non ci fermeremo. Continueremo a vigilare e a mobilitarci.

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