È l’architetto Pietro D’Angelo il nuovo segretario cittadino di Forza Italia, eletto lo scorso 25 maggio durante il congresso comunale svoltosi al cine teatro Rivoli. In questa intervista, D’Angelo traccia le priorità del partito, lancia un messaggio di rilancio e commenta con toni critici l’attuale amministrazione cittadina.
Cosa vuol dire per lei questo incarico?
“Io sono nato in Forza Italia, ho cominciato nel ’94 dopo un primo impegno nel Partito Socialista. Per me Forza Italia rappresenta garanzia, affidabilità, democrazia. È il partito della libertà, come lo ha voluto Silvio Berlusconi. Ho ricoperto ruoli importanti anche nel PdL, sono stato componente dell’esecutivo regionale. Oggi continuo a lavorare per un progetto politico che coinvolge persone che credono nella crescita e nella libertà”.
Il segretario provinciale Toni Scilla ha parlato di un partito in crescita…
“Grazie a lui, è il primo partito in provincia di Trapani. Abbiamo superato le 3.000 tessere, molto oltre l’obiettivo di 800 fissato da Tajani. Anche nelle grandi città siciliane cresciamo, ma in provincia di Trapani il risultato è eccezionale. Stiamo facendo i congressi, eleggendo i segretari comunali: è un processo di riorganizzazione vera, con partecipazione attiva”.
Un anno dopo le amministrative, Forza Italia è l’unico partito d’opposizione rafforzato…
“Siamo riferimento dell’opposizione in Consiglio comunale, c’è un gruppo consiliare attento a segnalare ciò che non va e che la gente si aspetta. Se vogliamo fare una rendicontazione di quello che è stato fatto in un anno dall’amministrazione, io sono molto deluso per un semplice motivo…”.
Quale?
“Durante la campagna elettorale questo sindaco ha promesso mari e monti, il ripascimento della spiaggia, la chiatta… Hanno speso un patrimonio per provare a portare la sabbia a Tonnarella. E oggi non si parla più di niente. E sento dire che questa amministrazione è delusa da Forza Italia…”.
Quali sono i progetti del partito per la città?
“Viabilità e collegamenti sono fondamentali. Noi non siamo per l’ordinaria amministrazione. Noi parliamo di fare un mercato agroalimentare che deve diventare un punto di riferimento per tutta la provincia di Trapani, mettendo dentro tutte le aziende di eccellenza del territorio. Cittadini e turisti devono andare al mercato agroalimentare e trovare i prodotti di eccellenza del nostro territorio”.
Dunque un dialogo con l’amministrazione è impossibile?
“Non ci sono le condizioni. L’amministrazione ha una posizione anche ideologica, alternativa e ovviamente distante anni luce con il centrodestra. Questa è un’amministrazione di centrosinistra. Anche nell’ultima competizione a livello provinciale, Quinci è stato sostenuto dalla sinistra tutta. Un successo ottenuto per un nulla, il dato politico dice che le liste del centrodestra sono al 70%, quelle del centrosinistra al 30%, è stato un errore di percorso”.
Proiettiamoci alle prossime amministrative, si lavorerà a un centrodestra unito?
“Sicuramente il centrodestra sarà unito. Toni Scilla sarà il candidato alle regionali e tutti i coordinatori provinciali del centrodestra hanno detto con chiarezza che il centrodestra va unito, ovunque. E laddove va unito vince, come a Castelvetrano con l’avvocato Lentini, o anche con Grillo a Marsala. L’intesa c’è, a Mazara sicuramente nelle prossime elezioni ci saranno il centrodestra e tutte quelle forze politiche e associazioni che si rivedono nel centrodestra, come ad esempio Nicola Cristaldi con i Futuristi o Noi Moderati. In tanti vogliono trovare una sintesi con idee e progetti del centrodestra. Sicuramente questo è il percorso, quello che proporremo alla città, una proposta chiara. Ci sarà il centrodestra, ci sarà il centrosinistra. Poi come si vogliono camuffare si camuffano…”.
A Mazara si tornerà a dialogare anche con Fratelli d’Italia?
“Anche quello è stato un incidente di percorso. È chiaro che se si deve costruire il centrodestra unito si partirà da tutti i vari Comuni, a iniziare da Trapani, da Marsala e poi quando sarà il turno anche da Mazara. Se il prossimo anno ci saranno le provinciali di primo livello, sicuramente il centrodestra sarà unito. A quel punto non ci interessa chi sarà il candidato di centrosinistra”.
Provinciali: quanto hanno pesato le tensioni all’interno del centrodestra nell’elezione di Quinci?
“Una scelta scellerata da parte di consiglieri comunali scellerati. La differenza nel risultato è stata una cosa non ridicola, ma di più. Bastava un voto di un consigliere di primo livello al contrario e sarebbe cambiato tutto. È stato un momento fortunato per Quinci, ma il dato politico dice che alcuni esponenti, che hanno anche ruoli importanti, hanno lavorato per sostenere il candidato della sinistra. Una cosa che non fa onore. Chiariremo più avanti queste questioni, è chiaro che Forza Italia ha una posizione chiara e unica. Chi non lavora per il centrodestra e fa questi giochetti, di fatto si pone fuori dal partito e da tutto il centrodestra”.