Marettimo dà respiro al mare: una giornata tra apnea, rifiuti e buone vibrazioni

Carmela Barbara

Marettimo dà respiro al mare: una giornata tra apnea, rifiuti e buone vibrazioni

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sabato 14 Giugno 2025 - 06:38

Immaginate una delle isole più belle del Mediterraneo, l’acqua che sfuma tra l’azzurro e il turchese, le barche che ondeggiano pigre al sole e un gruppo di super-volontari pronti a tuffarsi – letteralmente – per salvare il mare. No, non è il trailer di un nuovo film ecologico, ma quello che è successo l’8 giugno a Marettimo, durante la tappa locale di Spazzapnea ODV, la manifestazione nazionale che unisce l’amore per il mare alla passione per l’apnea e… la raccolta rifiuti!

Protagonista della giornata è stata la suggestiva spiaggia di Scalo Maestro, adottata per l’occasione dagli instancabili ragazzi di Egadidivers, capitanati dal fondatore e istruttore Jimmy Montanti (una specie di Aquaman delle Egadi), sotto l’egida della prestigiosa Apnea Academy. L’obiettivo? Ripulire il mare e la costa, a colpi di pinne e sacchi, rispettando regole ben precise e tanto spirito di squadra.

A scendere in campo – anzi, in acqua – sono stati 30 volontari, divisi in 10 squadre: un vero esercito del riciclo tra fondali, battigia e onde. Insieme hanno raccolto 296 kg di rifiuti che, ahimè, qualcuno aveva pensato bene di lasciare nel posto sbagliato. E tra plastica e vetroresina, sono saltati fuori anche pezzi da museo dell’assurdo: un motore fuoribordo, un frigorifero vintage, una bombola del gas arrugginita e un bel po’ di rottami metallici (per un totale di 105 kg). E poi 78 kg di plastica dura e vetroresina, il resto un mix variegato di plastica leggera e altro ciarpame.

La missione è stata possibile anche grazie al fondamentale supporto della Guardia Costiera, guidata dal Comandante Francesco Rosano, e degli operatori dell’Area Marina Protetta, che si sono occupati del trasporto dei rifiuti fino all’impianto di stoccaggio di Favignana. Un applauso va anche al mitico Comitato di Marettimo e in particolare a Vito Vaccaro, che ha coordinato con maestria i trasporti via mare dei volontari e il ritiro degli oggetti ingombranti (sì, pure il frigorifero!).

Ma non è finita qui: l’evento di Marettimo fa parte di una grande operazione nazionale, che ha visto coinvolte decine di località italiane. Il bilancio finale? Un bottino da record: 5363,9 kg di rifiuti raccolti in tutta Italia, a suon di apnea, buona volontà e amore per il pianeta.

Insomma, tra un tuffo e un sacco di plastica, Marettimo ha dimostrato che la bellezza va protetta con i fatti, non solo con le foto su Instagram. E che anche un motore abbandonato può trasformarsi – con un po’ di impegno collettivo – nel simbolo di un mare che vuole tornare a respirare.

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