Nel cuore di Porticella, a pochi passi dal Santuario della Madonna della Cava, un cumulo di vestiti abbandonati racconta una triste storia di inciviltà. Magliette, pantaloni, calze, indumenti per adulti e bambini: un’immagine che stride con la sacralità del luogo e con il rispetto che l’ambiente merita. Non si tratta di un caso isolato, ma dell’ennesimo episodio che dimostra quanto ancora sia lunga la strada verso una reale coscienza ecologica. È sconfortante constatare come molti cittadini continuino a ignorare le regole basilari della raccolta differenziata. I rifiuti tessili, come vestiti, scarpe e accessori, non vanno abbandonati per strada. Il servizio – scomodo o meno che sia – c’è: Marsala, infatti, è dotata di ben tre centri comunali di raccolta, in contrada Cutusio, a Ponte Fiumarella e nell’area del Lungomare ex Salato, dove è possibile conferire gratuitamente questi materiali. Non si tratta solo di un gesto penalmente perseguibile, ma di una mancanza di rispetto verso la comunità e l’ambiente.
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