Critica la gestione della sicurezza al Comune di Mazara, giudice dà ragione al dipendente

redazione

Critica la gestione della sicurezza al Comune di Mazara, giudice dà ragione al dipendente

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lunedì 02 Giugno 2025 - 06:30

Critica la gestione della sicurezza e viene sanzionato: il giudice lo assolve e condanna il Comune di Mazara alle spese. Il giudice del lavoro del Tribunale di Marsala, con sentenza emessa il 14 maggio 2025, ha annullato la sanzione disciplinare che il Comune guidato da Salvatore Quinci, aveva irrogato il 20 giugno 2024 al dipendente Leonardo Iemmola, iscritto al Sindacato C.S.E. – Fuzioni Locali e Polizie Locali. Ora il giudice del lavoro condanna il Comune a rifondere al dipendente Iemmola – nell’occasione difeso dagli avvocati Antonio Consentino e Fabrizio Rizzo – le spese legali nella misura di 3.689 euro oltre oneri accessori.

I fatti oggetto del provvedimento giudiziale

Il 26 febbraio 2024, il dipendente comunale Leonardo Iemmola era stato oggetto di minacce e frasi ingiuriose da parte di alcuni utenti all’interno dell’ufficio carte d’identità ove prestava attività lavorativa e, per questo, non trattandosi di un caso isolato, il dipendente aveva lamentato con relazione di servizio e, nel silenzio del datore di lavoro, con successive missive inviate a sindaco, Segretario Generale, Prefettura, Procura della Repubblica e Spresal, l’inerzia della dirigente di riferimento che ometteva di assumere ogni necessaria misura idonea a garantire maggiori controlli e più sicurezza sui luoghi di lavoro a salvaguardia della propria incolumità e di quella dei propri colleghi d’ufficio. A seguito di questa formale segnalazione Iemmola subiva un procedimento disciplinare che sfociava nella sanzione del rimprovero scritto, in quanto, secondo la prospettazione datoriale egli aveva “utilizzato, in una nota trasmessa a diversi soggetti interni ed esterni, toni irrispettosi e con utilizzo di termini palesemente denigratori ed offensivi delle qualità morali e professionali della propria dirigenza”.

Il Tribunale di Marsala ha quindi annullato la sanzione disciplinare inflitta al dipendente comunale accogliendo le tesi difensive: Iemmola si è limitato a esercitare il proprio diritto di critica in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, senza travalicare i limiti della correttezza o ledere l’onore altrui. Tale condotta è stata ritenuta legittima espressione del pensiero, tutelata dagli articoli 21 della Costituzione e 1 dello Statuto dei Lavoratori. Iemmola aveva infatti informato le autorità competenti senza intenti denigratori, agendo per sollecitare interventi adeguati a tutela dell’incolumità propria e dei colleghi. La sentenza rappresenta un’importante affermazione del diritto dei lavoratori a esprimere critiche costruttive e un ulteriore successo del sindacato C.S.E. nella difesa dei pubblici dipendenti.

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