«Il paesaggio culturale della città di Custonaci, in provincia di Trapani, merita il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Unesco». Lo ha dichiarato l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, in vista della presentazione del report per l’inserimento del “Paesaggio culturale della città di Custonaci” nella lista propositiva nazionale per l’Unesco. L’evento si terrà mercoledì 28 maggio alle ore 11, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma.
Attualmente sono 59 i siti italiani che hanno ricevuto il riconoscimento dell’Unesco: l’ultimo, nel 2023, è stato assegnato al carsismo e alle grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale. I siti siciliani che, attualmente, possono vantare il bollino Unesco sono la Valle dei Templi, le Isole Eolie, la val di Noto, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, l’Etna, il percorso arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù. Inoltre, nel 2014 è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità (registro dei beni immateriali) la pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria.
«La magia di questo luogo – ha aggiunto l’assessore Scarpinato con riferimento a Custonaci – che si estende dalla Riserva naturale orientata di Monte Cofano, affacciata sul suggestivo borgo marinaro di Cornino, fino alla Grotta Mangiapane, autentico gioiello della Sicilia occidentale, ha conquistato anche il grande e il piccolo schermo ospitando le riprese di celebri produzioni come “Il Commissario Montalbano”, “Makari” e la serie dedicata ai Florio. Il riconoscimento Unesco rappresenterebbe un traguardo importante per la Sicilia, che quest’anno ha già ottenuto due titoli di prestigio: “Agrigento Capitale italiana della Cultura” e “Gibellina Capitale italiana dell’Arte contemporanea”. Un segnale forte del valore culturale, storico e naturalistico di un’Isola che continua a stupire e incantare il mondo», ha concluso il rappresentante del governo Schifani.