Il recente crollo parziale di un edificio in via Diaz, a Marsala e la drammatica vicenda della caduta del soffitto di un casolare abbandonato a Mazara, ha acceso i riflettori su un problema tanto urgente quanto spesso trascurato: la stabilità strutturale degli edifici, in particolare quelli più datati e privi di una regolare manutenzione. L’episodio ha scatenato un immediato allarme sicurezza, facendo emergere con forza la vulnerabilità non solo degli immobili coinvolti, ma anche dell’intera area urbana circostante, mettendo potenzialmente a rischio la vita di residenti e passanti. In risposta al pericolo e al crescente senso di inquietudine tra i cittadini, il Comune di Marsala ha avviato una serie di sopralluoghi tecnici su tutto il territorio urbano. L’iniziativa, condotta dal personale specializzato del Settore Pianificazione, Urbanistica e Patrimonio o dei Vigili del Fuoco, ha avuto l’obiettivo di monitorare lo stato degli edifici più critici e prevenire nuovi cedimenti strutturali. I rilievi hanno portato alla stesura di una relazione tecnica dettagliata, sfociata nella firma di diverse ordinanze sindacali.
Immobile carente in via Scipione l’Africano
La prima di queste ordinanze riguarda un immobile sito in via Scipione l’Africano. Secondo quanto riportato nel provvedimento, l’edificio, con una sola elevazione fuori terra e affacciato su strada pubblica, presenta “una struttura portante in muratura” in evidente stato di degrado. Il prospetto principale è descritto come “estremamente carente della dovuta manutenzione”, con numerosi tufi mancanti che ne compromettono l’integrità. Le infiltrazioni di acqua piovana hanno aggravato la situazione, rendendo l’immobile pericoloso per la pubblica incolumità. I proprietari, individuati come eredi e quindi responsabili della manutenzione, sono stati formalmente obbligati a intervenire tempestivamente per eliminare le condizioni di pericolo. Tuttavia, l’amministrazione ha precisato che i lavori non dovranno in alcun modo interferire con lo svolgimento del 72° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, in programma dall’8 all’11 maggio, che vedrà sfilare le Fanfare proprio lungo via Scipione l’Africano. In caso di inadempienza, scatteranno sanzioni penali e denunce.
Distacco di intonaci da un palazzo di via Sirtori
Un secondo caso critico è stato segnalato in via Sirtori, dove è stato necessario l’intervento urgente del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani. Durante un controllo, i tecnici hanno riscontrato il distacco di intonaci e porzioni di calcestruzzo dalle verande interne di un appartamento al primo piano, causato dall’ossidazione dei ferri di armatura per effetto delle infiltrazioni d’acqua. Il prospetto esterno dell’edificio presentava ulteriori segni di degrado, con parti in fase di distacco e già crollate. Le parti più pericolanti sono state rimosse, ma l’area sottostante è stata transennata e le verande dichiarate inagibili fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Anche in questo caso, l’onere degli interventi ricade sui proprietari, che dovranno affidare i lavori a un tecnico qualificato per consolidare sia il solaio che il prospetto dell’immobile.
Tanti i casi di cadute di intonaci o crolli di cornicioni
Questi episodi, pur nella loro gravità, stanno servendo da campanello d’allarme per l’intera città. Il caso via Diaz ha avuto l’effetto di una scossa collettiva: ha messo in evidenza la fragilità di molti edifici urbani e la necessità di un’azione coordinata, non solo repressiva ma anche preventiva. Il Comune ha mostrato prontezza nell’intervenire, ma sarà fondamentale accompagnare l’azione tecnica con una campagna di sensibilizzazione sulla manutenzione degli immobili, coinvolgendo direttamente i cittadini e promuovendo forme di agevolazione per i lavori di messa in sicurezza. La sicurezza urbana passa anche – e soprattutto – dalla stabilità delle sue strutture. Ignorarla, come dimostra la cronaca recente, significa mettere a rischio vite umane.