A Mazara identificati e denunciati gli autori del pestaggio di gruppo

Luca Di Noto

A Mazara identificati e denunciati gli autori del pestaggio di gruppo

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mercoledì 23 Aprile 2025 - 07:43

La brutale aggressione a quattro amici avvenuta nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 aprile ha finalmente dei responsabili. La vicenda ha suscitato molto scalpore a Mazara del Vallo e ha costretto due degli aggrediti a cure mediche in ospedale, uno addirittura operato a Marsala dopo la frattura alla caviglia sinistra, con 30 giorni di prognosi per entrambi, una testimonianza concreta della ferocia dell’aggressione. Dopo la denuncia di una delle vittime al Commissariato di Mazara, gli agenti dell’Ufficio Controllo del Territorio si sono subito attivati per acquisire le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e raccogliere le testimonianze degli altri aggrediti. Grazie a un lavoro scrupoloso e tempestivo, la Polizia è riuscita a identificare quattro degli autori del pestaggio: tutti giovani mazaresi, uno dei quali ancora minorenne.

Il riconoscimento è arrivato anche attraverso il confronto con album fotografici, dove le vittime hanno individuato senza esitazione i loro aggressori. I quattro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate. La violenza, cieca e sproporzionata, ha lasciato segni profondi non solo sui corpi delle vittime, ma anche sul senso di sicurezza della comunità mazarese. Lo si evince ad esempio dai commenti che popolano le bacheche Facebook: “Bisogna applicare pene esemplari”, scrive Gaspare, mentre Vito risponde “solo nei sogni…”, con più di un pizzico di amarezza. Vita invece sottolinea di come si tratti di quattro mazaresi “nel caso in cui qualcuno avesse avuto dubbi”. Annalisa chiede “pene severe che siano da esempio, altrimenti si fanno quattro risate e torneranno più forti di prima”, messaggio condiviso anche da Guido, secondo il quale servirebbe “una pena esemplare. Non deve avere paura la gente a uscire, ma certa gente a delinquere”.

Secondo Fabrizio servirebbe “un soggiorno in carcere per schiarirsi le idee”, mentre Tommaso si mostra scettico: “Non gli faranno nulla, la legge perseguita chi non può pagare le tasse. Tutto il resto è lecito”. “Se sono minorenni – scrive Maria – devono essere denunciate le famiglie”, mentre in molti chiedono nei commenti di sapere di chi si tratti. Ancora una volta, un gesto di violenza insensata scuote una città che si ritrova a fare i conti con la brutalità di chi crede di poter trasformare le strade in teatri di sopraffazione. A Mazara, come ovunque, non può e non deve esserci spazio per simili episodi: resta un forte senso di amarezza per ciò che è accaduto e l’urgenza di un impegno collettivo per arginare il dilagare della violenza giovanile.

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