“Se Villa Betania chiude, a pagarne le conseguenze più gravi saranno le persone con disabilità e autismo e i loro caregiver. Sono problemi che da anni vengono semplicemente rinviati, senza mai affrontarli in maniera strutturale”. Così Basilio Calabrese, presidente di Anffas Sicilia, ha lanciato l’allarme sulla situazione del centro di riabilitazione di Valderice, punto di riferimento per l’assistenza a persone con disturbi dello spettro autistico. Calabrese ha inoltre sottolineato come la legge 112 del 2016 sul “Dopo di noi”, che prevede la realizzazione di progetti di vita personalizzati per le persone con disabilità, sia rimasta inattuata: “In particolare, non sono mai stati attuati i progetti di vita previsti dalla legge. Gli enti locali sono rimasti inerti, e la legge 112 del 2016 sul ‘Dopo di noi’ è rimasta lettera morta“.
La situazione di Villa Betania è critica: l’ASP di Trapani ha istituito un tavolo tecnico e avviato contatti con l’assessorato regionale alla Salute, ma al momento si è in attesa di risposte concrete. Anche i sindacati hanno espresso preoccupazione per la possibile chiusura della struttura. La Funzione pubblica della Cgil e la Uil Fpl, attraverso i rispettivi segretari provinciali Caterina Tusa e Giorgio Macaddino, hanno dichiarato: “Non possiamo rimanere inermi davanti al rischio di chiusura di Villa Betania, all’abbandono sanitario dei pazienti affetti da autismo e delle loro famiglie e alla perdita del lavoro degli operatori”. Hanno inoltre sottolineato che l’interruzione del tavolo tecnico tra Fondazione e Asp di Trapani, per l’integrazione delle risorse utili a garantire la continuità del servizio in convenzione, è allarmante e preoccupante.
I sindacati chiedono all’Azienda sanitaria provinciale di trovare soluzioni per garantire ai pazienti e alle loro famiglie la continuità del servizio e il mantenimento dei livelli occupazionali, che possono essere assicurati solamente rispettando le condizioni economiche e normative della convenzione. La deputata regionale del M5S, Cristina Ciminnisi, ha chiesto un’audizione urgente in Commissione Salute all’ARS per discutere della possibile chiusura di alcuni reparti del centro, sottolineando le gravi ripercussioni che ciò comporterebbe per i pazienti provenienti da tutta la Sicilia. In attesa di decisioni definitive, le famiglie e gli operatori di Villa Betania vivono nell’incertezza, sperando in un intervento risolutivo che garantisca la continuità di un servizio essenziale per la comunità.