Su un volo di linea a volte possono accadere fatti imprevedibili. Sabato è calato il panico su un volo Ryanair atterrato a Trapani alle 14.35. Un bambino di appena 16 mesi ha perso conoscenza pochi istanti prima dell’atterraggio andando in arresto cardiaco. I genitori hanno chiesto subito aiuto urlando e un medico a bordo, con l’aiuto dell’equipaggio, ha iniziato manovre di rianimazione sull’aereo che stava per giungere a terra. Grazie al tempestivo intervento del presidio sanitario dell’aeroporto “Vincenzo Florio”, salito a bordo subito dopo l’atterraggio, il piccolo è stato stabilizzato e trasportato in ambulanza all’ospedale. Airgest ha sottolineato la piena efficienza e la prontezza dell’intervento, frutto della coordinazione tra torre di controllo, aeromobile e servizi sanitari a terra. Ma non è il primo caso, naturalmente, in cui la macchina dei soccorsi si attiva e che un volo di linea possa mettersi a disposizione “per gli altri”, nei casi di emergenza.
Nello scorso mese di marzo, all’aeroporto di Birgi, si aggirava un visitatore toscano un pò ‘alterato’ a cui è stato prestato soccorso. L’uomo pare fosse arrivato da Pisa nei giorni scorsi, ma mostrava segni leggeri di squilibrio. I passeggeri prossimi a salire sul velivolo hanno chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine che assieme al personale di soccorso sanitario, hanno brillantemente fatto desistere l’uomo, un anziano, a salire sul mezzo, assistendolo per le ore successive e contattando i familiari che non erano con lui. Sempre i primi d marzo, sul volo Pisa-Trapani, il velivolo di Ryanair che stava per decollare, ha dovuto fare ritorno davanti l’aeromobile per un’emergenza: il personale di volo è stato contattato da quello di terra per far salire una cosiddetta ‘borsa frigo‘ di quelle contenente organi da donare, che avrebbe dovuto raggiungere un ospedale trapanese.