Renato Schifani per la ‘sua’ Sicilia sta preparando la cosiddetta “manovra delle emergenze”. Nelle scorse ore si è tenuto un vertice con il centrodestra e la Giunta e pare si sia deciso un investimento di 43 milioni e una ‘lista priorità’ per varare delle misure che il presidente della Regione ha illustrato anche davanti anche al Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Lo scandalo sanitario esploso nei presidi ospedalieri trapanesi sui ritardi negli esiti degli esami istologici ha avuto il suo peso: si tratta di un disegno di legge autonomo per venire incontro ad alcune criticità emerse sul fronte delle imprese, delle infrastrutture pubbliche, delle fasce deboli e della sanità con l’idea di ridurre le liste d’attesa. Circa 15 milioni dovrebbero andare alle strutture private, come i laboratori d’analisi, che lavorano in regime di convenzione con la Regione, per ridurre il gap tra i rimborsi calcolati con il nomenclatore tariffario del 2024 e le nuove tariffe introdotte dal decreto del ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Il secondo intervento riguarda i rifiuti per cui dovrebbero essere destinati 7 milioni al fine di coprire i maggiori costi di due impianti della Srr di Messina. Altri 5 milioni andranno per rimpinguare il fondo di rotazione per la progettazione del Fsc e 3 milioni saranno messi in campo per alcuni interventi di emergenza della Protezione civile regionale, a partire dalle dighe. La misura politicamente più significativa riguarda gli aiuti alle imprese siciliane più attive sull’export negli Stati Uniti: 5 milioni per tamponare gli effetti, ancora non attuali, dei dazi minacciati da Donald Trump. Arriva anche un sostegno contro il caro-voli negli aeroporti siciliani minori: Comiso, Trapani, Lampedusa e Pantelleria. La proposta, facendo attenzione nello scrivere una norma che non incappi nei rigidi veti dell’Ue agli aiuti di Stato, è finanziare l’azzeramento (o almeno una notevole riduzione) dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco, il balzello caricato direttamente dalle compagnie aeree sul costo del biglietto aereo. Infine, dovrebbe essere rifinanziata la cosiddetta “legge sulla povertà”, misura ispirata dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Emiliano Abramo. Pare che la manovra non abbia margini di trattativa ai partiti del centrodestra. Dopo questa fase il ddl verrà trasmessa dalla Giunta all’Ars con l’obiettivo di approvarlo in aula tra aprile e maggio.