La Difesa vuole ripristinare l’ex idroscalo militare. Andreana Patti: “Tema importante, serviva confronto democratico”

Vincenzo Figlioli

La Difesa vuole ripristinare l’ex idroscalo militare. Andreana Patti: “Tema importante, serviva confronto democratico”

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mercoledì 19 Marzo 2025 - 06:45

Il futuro dell’area dei Capannoni Nervi, un tempo adibita ad idroscalo militare, è uno dei temi che periodicamente riemergono nella discussione politica a Marsala. In questi giorni la questione è stata riportata al centro del dibattito da Andreana Patti, esperta in progettazione comunitaria ed ex assessore al Comune di Trapani, che ha pubblicato sulla propria pagina social un post in cui comunica che l’area rientra in una programmazione del Ministero della Difesa che vuole riqualificare i vecchi idroscali militari, tra cui quello di Marsala, con l’obiettivo di recuperare il patrimonio storico e realizzare una rete che consenta il collegamento aereo, mediante idrovolanti, per finalità turistiche, culturali, sportive e ricreative. Il progetto prevede l’affidamento a privati in concessione di aree e/o infrastrutture per il raggiungimento delle finalità previste dal Ministero. “La sensazione che la Città fosse ammantata di una sorta di anestetica arrendevolezza alle sue inefficienze è una consapevolezza ormai diffusa, ma che Marsala si facesse sottrarre 78.000 mq di pura bellezza senza battere ciglio, mi pare davvero eccessivo”, afferma Andreana Patti.

Nel giro di poche ore, sempre sui social è arrivata la risposta del sindaco di Marsala Massimo Grillo: “L’area rappresenta una risorsa strategica per la nostra città ed è da sempre al centro dell’attenzione della mia Amministrazione. Senza preconcetti, abbiamo vagliato diverse ipotesi per realizzarne pienamente il potenziale. Tra queste, quella che ho ritenuto più concreta e solida era ed è una procedura pubblica curata direttamente del Ministero della Difesa, e cioè l’amministrazione storicamente proprietaria dell’area”. Il primo cittadino aggiunge di aver stabilito un contatto costante con il Generale responsabile della task force del Ministero della Difesa sui beni demaniali militari, assicurando di aver concordato tempi e modalità per garantire il pieno coinvolgimento dell’Amministrazione lilibetana anche nei prossimi adempimenti. “Un idroscalo nel luogo in cui storicamente sorgeva il secondo o terzo porto antico della città non è un’anomalia, ma una scelta di buon senso”, sottolinea ancora Grillo spiegando che l’Amministrazione “seguirà ogni passaggio con la massima attenzione”.

La risposta del primo cittadino, tuttavia, non sgombra il campo dalle perplessità emerse in queste ore (anche nel dibattito social) e che la stessa Andreana Patti torna ad evidenziare: “La questione non è solo chiedersi cosa ci fa un idroscalo in un’area così bella ma anche così delicata, ma pure che ci fa un aeroporto a pochi chilometri da un altro aeroporto. Non è il project financing che mi preoccupa, ma che sia fatto tutto senza un confronto democratico. Per quale motivo non se ne parla in Consiglio comunale? Mi sembra una logica figlia un modo di amministrare lontano nel tempo”. Per Andreana Patti il problema non è l’iniziativa assunta dalla Difesa, né la mancata acquisizione dell’area al patrimonio comunale o il fatto che un privato, inevitabilmente, punterà a rientrare dall’investimento effettuato. Tutto ciò, senza contare che se è vero che la superficie dell’area appartiene alla Difesa, la parte del mare è di competenza regionale per cui servirà la valutazione di impatto ambientale, oltre che l’autorizzazione dell’Enav. “La vicenda dell’idroscalo – conclude Andreana Patti – ricorda quella dell’ippodromo: sono opere di cui non sentivamo il bisogno. Si poteva utilizzare l’opportunità offerta dal Ministero per ragionare su una funzione pubblica di almeno una parte di questi 78 mila metri quadrati, immaginando un hub sull’innovazione, una cittadella dello sport, un’area in cui fare ricerca o formazione…La mia storia personale dimostra che sicuramente non sono una persona che si pone contro il fare, ma mi pare che si sia a corto di idee o che si sia accettato tutto senza porre condizioni”.

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