E’ in corso l’indagine degli ispettori inviati dal Ministero della Salute all’Asp di Trapani per scoprire perché si sono accumulati oltre 3.000 esami istologici con alcuni pazienti che hanno dovuto aspettare mesi per avere il responso. La vicenda dei ritardi nei referti all’Asp di Trapani è emersa dopo il caso dell’insegnante di Mazara del Vallo, Maria Cristina Gallo, 56 anni, che ha dovuto attendere 8 mesi l’esito dell’esame istologico disposto dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero che poi si è aggravata. Da qui la denuncia in Procura. Le indagini dovranno accertare l’eventuale nesso di causalità tra il ritardo e l’aggravamento della malattia e se ci sono ulteriori casi, ma soprattutto se l’Asp aveva dichiarato in tempo i numeri esatti degli esami ancora da refertare vista la notevole incongruenza appurata in Regione. Ciò anche alla luce delle diverse aziende sanitarie siciliane, tra cui Palermo e Catania, che hanno smaltito la settimana scorsa i 3.300 esami arretrati che la Regione ha sottratto all’Azienda sanitaria provinciale trapanese in favore di altri presidi.
Eventi