Raffica di dimissioni al Dipartimento Acque della Regione siciliana: a lasciare l’incarico sono ben 48 ingegneri responsabili del malfunzionamento delle dighe siciliane e, a ben vedere cosa sta accadendo con il versamento in mare prima e con lo stop adesso delle acque nella diga Trinità nel territorio castelvetranese, si paventa una situazione a rischio per l’agricoltura dell’isola. Mario Giambona, vice presidente del gruppo parlamentare siciliano del Partito Democratico, ha così commentato la vicenda che ieri aveva fatto drizzare le antenne al Governatore Schifani: “La recente raffica di dimissioni che ha colpito il Dipartimento Acque della Regione Siciliana rappresenta una situazione imbarazzante e preoccupante, che rischia di peggiorare ulteriormente lo stato delle nostre dighe e degli invasi siciliani. È urgente che il presidente Schifani intervenga su una vicenda che sta minando la gestione delle dighe in Sicilia mettendo in crisi un settore fondamentale per la nostra Regione”.
“Le dimissioni di dirigenti e ingegneri responsabili della sicurezza e del monitoraggio delle dighe stanno indebolendo un sistema già compromesso, che non può permettersi ulteriori difficoltà – continua -. Il caso della diga Trinità è solo l’ultimo esempio di una situazione che, se non affrontata in tempi rapidi, potrebbe sfociare in problematiche più gravi”. Giambona poi continua spiegando che “… la carenza di attenzione da parte del governo regionale e la mancanza di riconoscimento del ruolo cruciale degli ingegneri stanno mettendo in pericolo la sicurezza e l’efficienza del sistema di approvvigionamento idrico siciliano”. Il deputato del Pd conclude aggiungendo che ”… il Partito Democratico chiede con forza che il governo regionale prenda una posizione chiara e risoluta su questa situazione, intervenendo tempestivamente per risolvere la questione. È fondamentale garantire la sicurezza degli invasi e del sistema idrico siciliano, adottando misure concrete che possano mettere al riparo la nostra Regione da ulteriori rischi e assicurare la gestione sicura di un bene essenziale per tutti i siciliani”.
.ma perche’ non li cambiare tutti totalmente?acqua in Sicilia c’e’ ne’ quanta se ne vuole
C’è solo da capire a chi, Sicilia Acque, ha veduto tutta l’acqua nel 2023 e capiremo i veri motivi della crisi idrica del 2024.