Il progetto del “Liceo del Made in Italy”, fortemente voluto dal governo Meloni come strumento per promuovere l’identità patriottica italiana, si è rivelato un insuccesso. I dati delle iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026, che si apriranno il prossimo 21 gennaio e termineranno il 10 febbraio, evidenziano una scarsa adesione, con soli due istituti in Sicilia che offriranno questo indirizzo: il Liceo Pascasino di Marsala e l’Alberghiero “Ignazio e Vincenzo Florio” di Erice, entrambi in provincia di Trapani.
Ma il Ministro Valditara non aveva parlato di 17 istituti siciliani pronti ad adottare il nuovo indirizzo “Made in Italy”? All’atto delle iscrizioni però sono riuscite a formarsi soltanto due classi: una di 16 studenti a Marsala e l’altra di 18 a Erice. Gli altri istituti, da Palermo a Messina, che avevano proposto l’indirizzo non hanno avuto abbastanza iscrizioni tali da formare una classe. O forse non è stato ben attuato il piano proclami che avrebbe dovuto far scattare questa grande ‘pensata’ dell’attuale Esecutivo. Questo insuccesso potrebbe addirittura aggravarsi fino a fare chiudere l’indirizzo nel giro di poco. La proposta di un liceo incentrato sul made in Italy quindi non ha convinto nessuno, non solo gli studenti e le loro famiglie, ma probabilmente anche i docenti e i dirigenti scolastici. D’altronde, economia, diritto e arte si studiano già al Liceo delle Scienze Umane e in altri licei italiani. Insomma nessun entusiasmo e tutto si potrò spegnere nel giro di qualche mese o anno.