Aperto l’anno giubilare anche nelle Diocesi di Trapani e Mazara. Il raduno dei fedeli nella chiesa San Michele e poi in pellegrinaggio sino in Cattedrale dove il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha presieduto la santa messa. Si è aperto ieri l’Anno giubilare 2025 nella Diocesi di Mazara del Vallo, con una numerosa partecipazione di fedeli, associazioni, scout e rappresentanti delle istituzioni. Erano presenti anche il Vescovo emerito monsignor Domenico Mogavero e monsignor Vito Rallo, Arcivescovo titolare di Alba e già Nunzio apostolico in Marocco. Il Vicario generale don Gioacchino Arena, nella chiesa San Michele, ha letto la bolla di indizione del Giubileo ordinario di Papa Francesco. In Cattedrale, invece, la santa messa presieduta dal Vescovo: «Il nostro cammino insieme ci vede convocati come cercatori di speranza, uomini generativi di Giubileo – ha detto il Vescovo in un passaggio dell’Omelia – oggi inizia un’intesa esperienza di grazia e di speranza, così come dice Papa Francesco. Lo spirito ci invita a costruire comunità aperte e rinnovate, che non hanno paura a essere discepoli di Gesù».
La Cattedrale di Trapani ieri sera non è riuscita a contenere tutti i fedeli giunti per celebrare in un clima solenne ma raccolto l’apertura dell’anno giubilare in Diocesi. Dopo la preghiera iniziale e la processione dalla Chiesa di San Pietro, il vescovo accompagnato dal clero, dalle autorità civili e militari e dai fedeli, si è fermato in preghiera davanti al Crocifisso giubilare posto davanti la porta della Cattedrale per poi continuare la celebrazione eucaristica. Durante l’omelia mons. Fragnelli ha annunciato che la Diocesi avvierà la fase diocesana della causa di beatificazione del piccolo Manuel Foderà, il bambino di Calatafimi-Segesta colpito a soli 4 anni da una gravissima forma di tumore che ha fatto della sua vita una “missione di luce” per “sciogliere i cuori più induriti” vivendola sempre al 100 per cento da “guerriero della luce”, come lui si definiva, grazie ad un rapporto fortissimo con il suo “amico speciale”: Gesù. Manuelè diventato un maestro di preghiera e di vita per tantissime persone e comunità e il suo “metodo creativo” è diventato luce in diverse parti d’Italia ed oltre. Nel 2022 si è anche costituita “Missione Luce Manuel” associazione privata di fedeli riconosciuta dal vescovo di Trapani formata da un gruppo di laici che desiderano tenere viva la memoria e la spiritualità del piccolo “guerriero della luce” presieduta da Pietro Vivona con assistente spirituale don Alberto Genovese, vicario generale della Diocesi.
“Come segno di speranza in questo anno giubilare ho la gioia di annunciare che la nostra diocesi avvierà il processo di beatificazione del piccolo Manuel Foderà. Nato a Calatafimi il 21 giugno 2001 egli ha concluso il suo pellegrinaggio terreno il 20 luglio 2010 a poco più di nove anni – ha detto il vescovo nell’omelia – Le norme canoniche per aprire un tale percorso stabiliscono che per iniziare una causa di beatificazione passino almeno cinque anni dalla morte. Inoltre è necessario che sia chiara tra la gente la convinzione della sua santità, la fama di santità, e che sia ritenuta efficace la sua intercessione presso il Signore. Oltre i nostri confini territoriali anche a molti religiosi e laici, risulta che Manuel, Il piccolo guerriero della luce ha combattuto il tumore per circa 5 dei suoi 9 anni seminando in ogni contesto una visione di fede e di speranza: mi riferisco all’ospedale in particolare sin dal 2005 e poi nella vasta cerchia di amici e conoscenti – ha aggiunto. Nell’anno giubilare la nostra comunità diocesana pertanto sarà incoraggiata a riscoprire la bellezza del battesimo che ci chiama tutti alla santità”.
Al termine della celebrazione il vescovo ha consegnato ai nove parroci, rettori e cappellani dei luoghi giubilari la lampada giubilare che sarà accesa per tutto l’anno santo. “Ci auguriamo che le nostre chiese giubilari e le cappelle degli ospedali e delle carceri siano oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e ristorarsi alle sorgenti della speranza, per tutti, nessuno escluso”, ha concluso il vescovo. Come già reso noto, con apposito decreto il vescovo ha designato 9 luoghi giubilari tra cui 5 chiese: la Cattedrale “San Lorenzo, il Santuario della Madonna di Trapani, il Santuario della Madonna dei Miracoli ad Alcamo, il Santuario della Madonna di Custonaci in Custonaci, il Santuario “Maria Santissima del Giubino” in Calatafimi-Segesta dove, secondo gli usi abituali, è presente la Sacra Immagine della Madonna di Giubino. Saranno luoghi giubilari anche le cappelle degli ospedali “Sant’Antonio Abate” di Trapani e “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo e rappresentano luoghi giubilari anche le cappelle della Casa circondariale di Trapani e della Casa di Reclusione di Favignana.
Dalla Diocesi è già prevista inoltre la partecipazione ad alcuni eventi giubilari a Roma: dal giubileo del mondo della comunicazione, il primo il 25 gennaio con la presenza di un piccolo gruppo di giornalisti ed operatori del settore , al giubileo degli adolescenti, quello dei giovani e dei missionari digitali, delle famiglie, dei cori, dei detenuti. Inoltre a Settembre è previsto un pellegrinaggio diocesano a Roma presieduto dal vescovo. Il giubileo si chiuderà in diocesi il 28 dicembre 2025.