Il comportamento dei consiglieri di opposizione Fileccia, Lamia, Guaiana e Miceli, secondo ma maggioranza consiliare, nei recenti dibattiti in aula non è altro che “… un esempio di ostruzionismo sterile, che non ha nulla a che vedere con una politica costruttiva o con il bene comune. Invece di contribuire a un confronto serio e utile per la città, hanno preferito imboccare la strada del populismo, dando vita a polemiche senza fondamento che hanno trasformato il consiglio comunale in un inutile teatrino. Questo non solo è dannoso per l’immagine della politica, ma soprattutto per i cittadini di Trapani, che vedono i loro rappresentanti impegnati in lotte di potere piuttosto che nella ricerca di soluzioni concrete“.
Sul tema della tassa di soggiorno, la maggioranza ha ribadito con fermezza che questa è interamente a carico dei turisti e il suo gettito è destinato a finanziare interventi per il turismo, la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale locale e il potenziamento dei servizi pubblici. “Tuttavia, non possiamo ignorare l’assurdità di continuare a proporre esenzioni per il periodo autunnale, come se una misura del genere potesse davvero rilanciare il turismo. A nostro avviso, nel 2024 non ha alcun senso insistere su esenzioni che non affrontano le cause reali della stagnazione del settore. Ogni euro raccolto dalla tassa potrebbe essere utilizzato per ridurre la pressione fiscale sui residenti, ma questa opportunità viene inspiegabilmente ostacolata dall’opposizione”, affermano Marzia Patti, Giusy Ilenia Poma, Giuseppe Peralta, Salvatore Daidone, Giovanni Parisi. La destagionalizzazione del turismo non si ottiene con esenzioni a pioggia, ma affrontando i veri problemi, come le carenze infrastrutturali: treni lenti (13 ore per raggiungere Trapani da Messina, per esempio) e autostrade poco efficienti. Invece di concentrarsi su proposte prive di sostanza, la maggioranza invita l’opposizione a guardare alle vere cause della stagnazione turistica e a lavorare su soluzioni concrete.
E’ evidente che il dibattito che infiamma la politica trapanese in questi ultimi tempi vede le due opposte fazioni molto agguerrite. Gli esponenti vicini a Giacomo Tranchida hanno specificato: “L’opposizione ha messo in atto un abuso di potere, presentando circa 100 emendamenti strumentali, che sono stati ritirati sistematicamente durante il dibattito, con il solo obiettivo di ostacolare i lavori del Consiglio e costringere la città di Trapani a trascorrere ore, e addirittura notti, in aula. Questo non solo ha paralizzato il nostro operato, ma ha impedito al Consiglio di concentrarsi su ciò che davvero conta: lavorare per il bene della città e dei suoi cittadini”. La maggioranza ha quindi sottolineato come il comportamento dell’opposizione non fosse altro che un tentativo di rallentare il normale funzionamento del Consiglio, danneggiando il processo politico e il dialogo democratico.