L’accorpamento delle scuole riguarda tutte le province dell’isola, ma con particolare enfasi nelle grandi aree urbane. Vediamo in dettaglio i principali cambiamenti che avranno luogo nelle 9 province. A partire dall’anno scolastico 2023/2024, la Sicilia si prepara ad affrontare un’importante riorganizzazione del suo sistema scolastico, con un significativo ridimensionamento delle scuole autonome. Entro il 2025/2026, il numero delle scuole autonome in Sicilia passerà dalle 802 dell’anno scolastico 2023/2024 alle 705. Un cambiamento che coinvolge scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e che porterà alla soppressione di numerosi Circoli didattici, che verranno trasformati in Istituti comprensivi. Quest’operazione fa parte di un piano di razionalizzazione del sistema educativo volto a ottimizzare le risorse e a creare istituzioni scolastiche più ampie, in grado di rispondere meglio alle esigenze di un’utenza sempre più diversificata.
“Non possiamo accettare decisioni che penalizzano gli studenti e le famiglie, compromettendo l’accesso a un’istruzione di qualità”, ha dichiarato Giovanni Portuesi, Presidente ANIEF Sicilia. Per Fabio Lucio Ingraiti, presente al tavolo presso l’Assessorato regionale, “la proposta avanzata dall’Assessore Turano non tiene conto delle conseguenze sociali e formative di questo accorpamento. Per queste ragioni, ANIEF Sicilia ha votato decisamente contro“. “Il nostro sindacato – dichiara Marcello Pacifico – si impegnerà a portare avanti la battaglia per una scuola pubblica che rispetti le esigenze degli studenti delle comunità locali, opponendosi a logiche di mera razionalizzazione numerica e di risparmi nel comparto scuola che invece necessita di nuovi e maggiori investimenti a cominciare dalle risorse per il rinnovo del CCNL 2022/2024”.
Accorpamenti nelle Province Siciliane
In Provincia di Trapani rivoluzione attesa a Marsala dove il Liceo Classico “Giovanni XXIII” verrà accorpato all’ex Magistrale oggi Liceo Pascasino, mentre l’Industriale ‘Mattarella’ si unirà all’Itet “Garibaldi” ex Commerciale e il Professionale Cosentino andrà ad appattarsi con l’Agrario “Damiani”. Poco chiara ancora la posizione del Liceo Scientifico. A Castelvetrano il Comprensivo “Ferrigno” verrà accorpato con il “Titone”. La provincia di Catania è una delle più colpite da questa riorganizzazione. In particolare, il Circolo didattico di Zafferana Etnea sarà accorpato all’Istituto Comprensivo (IC) De Roberto, mentre a Tremestieri Etneo la Direzione Didattica Teresa di Calcutta sarà suddivisa tra l’IC De Amicis e l’IC Sanzio. A Catania città, il Circolo didattico De Amicis sarà unito alla Scuola Media Majorana, creando un nuovo Istituto Comprensivo. Inoltre, il plesso di via Merlino del De Amicis sarà accorpato all’IC XX Settembre. Un altro importante accorpamento riguarda gli Istituti superiori: l’IS Amari di Giarre e l’IS Rizzo-Pantano-Olivetti di Riposto verranno uniti in una singola istituzione. Altri spostamenti interesseranno comuni come Adrano, Grammichele, Mazzarrone, Licodia Eubea e Vizzini, con alcuni plessi che cambieranno appartenenza da un’istituzione scolastica all’altra.
Anche in provincia di Enna si registrano significativi cambiamenti. L’autonomia del Liceo scientifico Farinato di Enna sarà soppressa e il liceo verrà accorpato con il Liceo scientifico Colajanni, creando un’unica grande istituzione scolastica. La provincia di Messina perderà quattro autonomie, ma ne verrà ripristinata una. A Sant’Agata di Militello, l’ITET G. Tomasi di Lampedusa sarà accorpato all’ITI Torricelli, mentre l’IC Marconi e l’IC Cesareo saranno uniti nello stesso comune. A Messina, l’IIS A.M. Jaci sarà unito all’ITTL C. Duilio, e a Barcellona Pozzo di Gotto, l’IC Balotta sarà accorpato all’IC D’Alcontres, con il trasferimento di alcuni plessi all’IC Foscolo. Una buona notizia per Santa Lucia del Mela, dove invece sarà ripristinata l’autonomia dell’Istituto Comprensivo.
In provincia di Agrigento questa razionalizzazione: a Licata saranno uniti in un’unica Istituzione scolastica i due superiori F. Re Capriata e Fermi; a Favara succederà lo stesso tra l’IPSSAR G. Ambrosini e il Liceo M. L. King. Il terzo accorpamento sarà nel capoluogo, dove l’IT.ET L. Sciascia sarà accorpato all’IS Gallo. Le altre novità sono il trasferimento dei plessi scolastici di Sant’Angelo Muxaro all’IC De Cosmi di Casteltermini e di quelli di Comitini all’IC L. Capuana di Aragona. Palermo vedrà la scomparsa di cinque autonomie scolastiche, tutte nel capoluogo. Tra gli accorpamenti più rilevanti, l’IC N. Sauro-Franchetti si unirà alla Direzione Didattica Francesco Saverio Cavallari, e l’IC Padre Pino Puglisi verrà accorpato alla DD F. Orestano. Inoltre, la DD Gabelli sarà unita all’IC Antonio Lugo, mentre i due Istituti superiori Duca degli Abbruzzi – Libero Grassi e Einaudi-Pareto saranno fusi in un’unica realtà scolastica. Altri spostamenti interesseranno le scuole di Montemaggiore Belsito e C. In provincia di Caltanissetta si perderanno 2 autonomie, entrambe di istituti superiori: a Gela diventeranno un’unica Istituzione scolastica i due superiori Sturzo e Morselli e nella stessa Caltanissetta, saranno uniti il Sen. A Di Rocco e il G. Galilei.
In provincia di Ragusa, a Vittoria, saranno uniti in una sola Istituzione scolastica i due comprensivi, Caruano e Sciascia e a Comiso il plesso Sant’Antonio dell’IC Bufalino passerà all’IC Pirandello. A Siracusa non sarà più autonomo l’IIS Insolera, con le sezioni tecniche che saranno accorpate all’IIS Rizza e quelle professionali all’IS Federico II di Svevia; a Lentini l’IIS Moncada sarà accorpato all’ISS Vittorini. Altri movimenti interesseranno il capoluogo con il Collodi che passerà dall’IC Verga-Martoglio all’IC Archia, e Avola, dove tre plessi dell’IC Capuana-De Amicis saranno trasferiti all’IC Bianca.