Prosegue, mantenendo alta l’attenzione, l’attività di prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura di Trapani che, nell’ultimo mese, ha implementato l’attività informativa, investigativa e di analisi, sia dei reati commessi in questa provincia, sia dei comportamenti di quei soggetti ritenuti a rischio, finalizzando l’operato all’emissione di provvedimenti di prevenzione, notificati a diversi soggetti della provincia, resisi responsabili di condotte antigiuridiche e comunque connotate dalla intrinseca pericolosità sociale. In particolare il Questione di Trapani ha emesso ben 22 provvedimenti di “Avviso orale” nei confronti di altrettanti soggetti responsabili di reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti o contro la persona, in alcuni casi tratti in arresto, sempre nell’ambito di tutta la Provincia. Tale provvedimento ha natura monitoria verso soggetti che hanno tenuto una condotta antigiuridica esortandoli a cambiare condotta adottando un comportamento conforme alle legge.
Nello stesso periodo, sono stati notificati 4 Ammonimenti nei confrontidi soggetti che hanno posto in essere comportamenti molesti, persecutori o lesivi, in alcuni casi in ambito familiare o domestico, di cui in due casi si è proceduto d’iniziativa, cioè senza la richiesta della persona offesa, alla luce delle condotte particolarmente pericolose.
L’Ammonimento, misura di prevenzione di competenza esclusiva del Questore, con lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale, avverte formalmente la persona responsabile dei comportamenti lesivi circa le potenziali conseguenze legali dei suoi atti, evidenziando che l’ulteriore prosecuzione dei comportamenti molesti potrà portare all’applicazione di sanzioni penali. E’ l’intimazione, rivolta dal Questore all’autore delle condotte, ad astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza o intrusione nella vita altrui. Il destinatario del provvedimento viene invitato, formalmente, a partecipare ad un percorso sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle sue condotte e a recarsi presso centri specializzati presenti sul territorio. Nel territorio della nostra provincia è stato firmato un protocollo denominato “ZEUS”, dove i responsabili dei comportamenti molesti possono rivolgersi per avviare tale percorso.
Nello stesso periodo sono stati emessi dal Questore di Trapani 10 provvedimenti di “Foglio di via obbligatorio”, alcuni con divieto di ritorno, altri con obblighi di soggiorno all’interno del comune”, nei confronti di soggetti responsabili di reati, alcuni dei quali tratti in arresto. Pregevole, inoltre, l’attività investigativa e di approfondimento dei poliziotti dell’Anticrimine che ha permesso di inoltrare all’Autorità Giudiziaria, nel corso dell’anno oltre 30 proposte per l’applicazione della Sorveglianza Speciale nei confronti di soggetti che per il comportamento tenuto nel tempo, il Questore ritenga che debbano essere sottoposti a misure più stringenti. La sorveglianza prevede delle prescrizioni relative (anche) agli orari, ai luoghi ed alle frequentazioni che il sorvegliato deve rispettare.
Al sorvegliato è consegnato un “libretto” nel quale sono annotate tutte le prescrizioni che il soggetto deve sempre esibire a richiesta dell’Autorità di pubblica sicurezza e sul quale saranno annotati i relativi controlli.
3 provvedimenti DacUR sono stati notificati nei confronti di altrettanti soggetti che esercitavano l’attività abusiva di “parcheggiatori”, in particolare nella città lilibetana, intimando agli stessi di cessare immediatamente tale attività, allontanandosi dai luoghi ove veniva effettuata. Ben 2 provvedimenti DASPO sono stati notificati a due giovani che, in occasione dell’incontro sportivo calcistico Trapani – Avellino hanno lanciato dei sassi all’indirizzo di auto della Polizia, in servizio di Ordine Pubblico, mentre stavano per transitare i tifosi della squadra ospite. L’attento monitoraggio, sia del personale della DIGOS sia della Polizia Scientifica ha permesso di identificarli, notificando agli stessi il divieto di accedere ad impianti sportivi dove si svolgono incontri calcistici per una durata di tre anni. L’attività della Divisione Anticrimine prosegue quotidianamente, attenzionando ogni comportamento criminoso, ponendo in essere tutti quei provvedimenti di esclusiva competenza del Questore tesi ad infrenare ed evitare il ripetersi di episodi che potrebbero avere peggiore epilogo.