L’agricoltura siciliana e della Provincia di Trapani, in particolare il comparto vitivinicolo, attraversa una crisi profonda, aggravata dagli effetti devastanti del cambiamento climatico e da scelte politiche inadeguate. A lanciare l’allarme è l’Associazione “I Guardiani del Territorio”, che ha recentemente presentato all’Assemblea Regionale Siciliana 4 emendamenti mirati a fornire sostegno concreto alle aziende agricole e alle cooperative sociali. L’iniziativa dell’Associazione si concentra su interventi specifici per affrontare le difficoltà economiche e strutturali del territorio: Fondo straordinario per i danni da siccità: un piano da 50 milioni di euro per compensare le perdite delle aziende vitivinicole colpite dalla siccità che ha devastato i raccolti; contributi per la mancata produzione nel comprensorio della diga Trinità: un aiuto diretto ai produttori agricoli che soffrono delle carenze irrigue legate alla gestione dell’infrastruttura; sostegno finanziario per le cooperative sociali: un contributo in conto interessi per alleggerire i costi dei prestiti necessari al loro funzionamento; fondo per la capitalizzazione delle cooperative: misure per rafforzare la sostenibilità e la competitività delle cooperative sociali.
A supporto di queste richieste, l’Associazione ha anche elaborato un piano per la sistemazione della diga Trinità, infrastruttura chiave per l’irrigazione locale, e un programma di valorizzazione dei vigneti danneggiati. Nonostante l’impegno di destinare risorse adeguate al settore, il governo regionale guidato dal presidente Schifani ha recentemente ritirato l’articolo 5 della Finanziaria 2025, che prevedeva uno stanziamento di 12,5 milioni di euro per affrontare i danni causati da peronospora e siccità. Una scelta che ha suscitato dure critiche, come quella dell’onorevole Dario Safina (PD), il quale denuncia: “I 25 milioni inseriti nell’ultima variazione di bilancio erano già insufficienti rispetto a danni stimati in 350 milioni. Ora, con il ritiro dell’articolo 5, la giunta di centrodestra ha tradito nuovamente il comparto agricolo siciliano”. Secondo Safina, la mancanza di volontà politica ha avuto conseguenze gravissime, tra cui la decadenza di emendamenti cruciali per sostenere le cantine sociali, pilastro della filiera produttiva. Nonostante i tentativi di recuperare fondi tramite nuove proposte, l’assenza di interventi concreti sta esasperando una situazione già insostenibile. Il settore agricolo, e in particolare il vitivinicolo, rappresenta un elemento fondamentale per l’economia e l’identità culturale della Sicilia. Tuttavia, senza un’azione politica decisa e risorse adeguate, rischia di essere travolto da una crisi strutturale.
Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, interviene in merito alle dichiarazioni rilasciate dall’onorevole Safina, sottolineando con rammarico “la caduta di stile di un esponente solitamente attento ai lavori parlamentari e non incline alla polemica sterile”. “Sono dispiaciuto – dichiara Pellegrino – per il commento affrettato dell’on. Safina. Quest’ultimo sembra infatti dimenticare che i 12,5 milioni inizialmente previsti per il 2025 a sostegno degli agricoltori siciliani sono stati anticipati al 2024. Questa misura rappresenta un aiuto ancora più tempestivo e concreto per un settore messo a dura prova dalla siccità e dall’emergere di malattie e parassiti che ne minano la sostenibilità”.
Pellegrino ha quindi auspicato “… maggiore attenzione da parte di Safina e dei suoi colleghi di opposizione: “prima di muovere critiche immotivate, sarebbe bene verificare quanto discusso e deciso in Assemblea. Il governo e la maggioranza hanno dimostrato grande sensibilità e impegno nei confronti non solo dell’agricoltura, ma anche della zootecnia, mettendo in campo strumenti concreti per affrontare le difficoltà di questi settori cruciali per la nostra economia regionale.” “Una attenzione – che rimane una priorità del governo regionale, con misure straordinarie che testimoniano una vicinanza reale e non meramente propagandistica.”