Tragico incidente sul lavoro ad Aci Platani, frazione di Acireale. Un operaio di 41 anni, di Mazara del Vallo, al lavoro in un cantiere in un casolare è morto cadendo da un muretto che delimita il torrente Lavinaio Platani. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, Giacomo Falzone Ingargiola, a fine turno, è precipitato da un muretto alto oltre tre metri dove era seduto, assieme ad altri operai, in attesa di un furgone per il loro rientro, sbattendo violentemente il capo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Acireale, personale dello Spresal dell’Asp di Catania e vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo etneo. L’operaio lavorava per una ditta di Mazara del Vallo che stava effettuando lavori in un cantiere (all’interno di un casolare) di via S.Piero Patti. La strada in cui è avvenuta la tragedia è rimasta chiusa al transito veicolare per diverse ore fino a quando non è stato recuperato il corpo dell’operaio.
“La perdita dell’operaio mazarese Giacomo Falzone Ingargiola, di soli 41 anni, ci addolora profondamente. Esprimiamo sincero cordoglio alla sua famiglia e ai suoi cari. Ma come a ogni incidente mortale sul lavoro non possiamo che interrogarci sulle cause di quello che ormai è un fenomeno dilagante da troppo tempo in tutta la penisola”. Ad affermarlo il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino e il segretario generale Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello. “Lavorare non è morire. Ancora una volta, dobbiamo tristemente sottolineare l’inconcludenza delle politiche in materia di sicurezza sul lavoro. In attesa che le forze dell’ordine ricostruiscano quanto accaduto e accertino eventuali responsabilità, ribadiamo con forza quanto siano urgenti e necessarie le richieste che da tempo questo sindacato avanza a livello nazionale: più ispezioni e più ispettori, perché si tratta di salvare vite umane. La Uil non intende arrendersi: l’impegno della campagna “Zero morti sul lavoro” è concreto e continuerà fino a raggiungere l’obiettivo. Il 29 novembre sarà una giornata di mobilitazione per ribadire anche questa necessità, perché la sicurezza non può più aspettare!“.
“Bisogna creare una vera cultura della sicurezza sul lavoro e potenziare la vigilanza preventiva nei cantieri affinchè si possa arrestare il drammatico fenomeno delle morti e degli incidenti sui luoghi di lavoro”. Questo quanto sottolineato dal presidente di CIFA Trapani, Gaspare Ingargiola, intervenendo a seguito dell’ennesimo dramma sul lavoro che ha visto la morte del 41enne Giacomo Falzone Ingargiola operaio di Mazara del Vallo che stava lavorando in un casolare nelle campagne di Aci Platani, frazione del Comune di Acireale. “A nome del Direttivo di CIFA Trapani – dichiara Ingargiola – esprimo profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore. In attesa che le indagini facciano chiarezza su quanto accaduto, non possiamo però sottacere di fronte all’ennesimo dramma consumatosi sul posto di lavoro; siamo di fronte ad un fenomeno che sta assumendo i connotati di una vera e propria strage. Pertanto – ha aggiunto il presidente di CIFA Trapani – chiediamo al Governo interventi che non riguardino solo l’aspetto normativo e sanzionatorio; servono, altresì, strumenti preventivi per potenziare, attraverso la formazione, le competenze nell’ambito della sicurezza sul lavoro, a tutela dei lavoratori ma anche dell’azienda. Bisogna impegnarsi, tutti, per creare ambienti di lavoro etici, sostenibili e produttivi”. L’avv. Filippo Inzirillo, dirigente CIFA Trapani Affari legali ed amministrativi, aggiunge: “Bisogna frenare con tutte le risorse possibili questa continua strage silenziosa. E’ ora di intervenire anche con mezzi straordinari al fine di prevenire ulteriori morti sul lavoro”.