Bankitalia, nel 2024 la Sicilia cresce più del Sud con +1% Pil

redazione

Bankitalia, nel 2024 la Sicilia cresce più del Sud con +1% Pil

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giovedì 07 Novembre 2024 - 13:15

PALERMO (ITALPRESS) – Nel primo semestre del 2024 l’attività economica in Sicilia ha continuato a espandersi: in base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia, il prodotto è cresciuto di circa un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la variazione è stata superiore a quella media nazionale e a quella del Mezzogiorno (0,6%). E’ uno dei dati dell’aggiornamento congiunturale sull’economia siciliana presentato questa mattina nella sede regionale dell’Istituto a Palermo. La congiuntura del settore 2022 industriale è stata debole; pur beneficiando dello stimolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e la quota di imprese che ha rivisto al ribasso i programmi di investimento è maggiore rispetto a quelle che hanno investito più del previsto. Nonostante il rallentamento dei consumi e delle presenze turistiche, l’andamento del terziario si è mantenuto positivo. Nel complesso le aziende con fatturato in aumento hanno prevalso su quelle che ne hanno subito una riduzione e la redditività è rimasta positiva per la maggior parte delle imprese.
Un’attività di investimento ancora contenuta, tassi di interesse su livelli elevati e una maggiore cautela da parte degli intermediari finanziari si sono riflessi in un calo dei prestiti al settore produttivo, soprattutto per le imprese di minori dimensioni e per quelle delle costruzioni. Le condizioni del mercato del lavoro siciliano hanno continuato a migliorare: l’occupazione è aumentata in misura superiore alla media nazionale (4,3% la crescita occupati in Sicilia, 2,5% e 1,5% al Sud e a livello nazionale); la crescita del numero degli occupati ha riguardato tutti i settori con l’eccezione dell’agricoltura e del comparto del commercio, alberghi e ristoranti. Il tasso di occupazione è aumentato dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 portandosi al 45,9% (48,8% Sud e 61,9% Italia). Il tasso di attività è salito e, in presenza di una riduzione del numero di persone in cerca di occupazione, il tasso di disoccupazione è diminuito. L’espansione dell’occupazione si è riflessa in un incremento del reddito delle famiglie siciliane il cui potere d’acquisto, in una fase di inflazione contenuta, è tornato a salire.
I consumi, valutati in termini reali, hanno registrato un’ decelerazione. ulteriore La crescita dei finanziamenti alle famiglie ha lievemente rallentato. Come nel 2023, le erogazioni di nuovi mutui si sono ridotte risentendo del calo delle compravendite immobiliari mentre il reddito al consumo è cresciuto a ritmi vivaci. “La manifattura ha i risultati meno brillanti”, ha commentato Emanuele Alagna, alla guida della filiale regionale della Banca di Italia, “mentre continuano ad andare bene costruzioni e appalti pubblici sospinti dal Pnrr e continua l’espansione del turismo e del terziario sebbene non più a livelli precedenti”.

– Foto: xd5/Italpress –

(ITALPRESS).

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