La legge per le Province, con elezione di primo livello, quindi con possibilità di voto ai cittadini, è già pronta. Consta di un totale sette articoli, non solo sull’elezione diretta ma anche sulle quote rosa, in modo analogo a quanto previsto nella riforma delle autonomie locali.
Il consiglio provinciale sarà composto, secondo questa legge, da 25 consiglieri per i Liberi consorzi di Comuni con una popolazione fino a 400.000 abitanti, 30 in quelli con una popolazione maggiore o, nelle città metropolitane, 35 consiglieri fino a un milione di abitanti e 40 oltre il milione.
Se la legge fosse approvata dall’Ars, andrebbe al voto con lo stesso sistema elettorale usato fino a undici anni fa per eleggere le province, con una sola modifica: la previsione di almeno un terzo di donne. Gli eletti avrebbero lo stesso compenso di quelli recentemente modificati per gli enti locali, in funzione della popolazione amministrata.
In questo caso, ma la questione è tutt’altro che risolta, la legge regionale permetterà di andare al voto già in primavera 2025, ma bisognerà capire se ci sarà bisogno di una modifica normativa anche della legge nazionale Delrio.