Un’indagine complessa ha portato alla luce una massiccia operazione di frode legata ai finanziamenti europei del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020. Gli indagati principali, approfittando di enti quali il CE.SI.FO.P. (Centro Siciliano per la formazione professionale), l’I.R.E.S. (Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) e l’Associazione Tai, hanno indebitamente ottenuto oltre 8,7 milioni di euro per progetti formativi e sociali, alcuni dei quali mai realizzati. Le somme ottenute, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero dovuto finanziare corsi di formazione e attività sociali, ma circa 800 mila euro sono già stati utilizzati per spese personali e per sostenere il movimento politico V.I.A. e campagne elettorali. Inoltre, ulteriori 2,5 milioni di euro erano prossimi all’erogazione.
Le Fiamme Gialle, su disposizione delle autorità competenti, hanno eseguito un sequestro preventivo pari a circa 1 milione di euro, corrispondente alle somme malversate o riciclate, e congelato i finanziamenti rimanenti, pari a circa 8 milioni di euro. Ad essere raggiunti da misure interdittive sono l’ex consigliere comunale ed assessore marsalese Ignazio Chianetta, responsabile locale di VIA e vicino alle posizioni del senatore Nino Papania. Chianetta si trovera ai domiciliari. Tra i consiglieri comunali marsalesi attualmente in carica raggiunti da provvedimenti giudiziari ci sono Pino Ferrantelli, Massimo Fernandez, Vanessa Titone e Michele Accardi. Tre di questi sono stati raggiunti dall’obbligo di dimora e dalla sospensione dal ruolo di consigliere comunale. Pertanto proprio dalla giornata di giovedì 17 ottobre non possono essere presenti alle sedute d’Aula e neppure alle riunioni delle commissioni consiliari, ciò in attesa di un eventuale ricorso dei soggetti raggiunti dall’interdizione al Tribunale del Riesame. Uno di loro invece, è stato raggiunto da un reato diverso – truffa ai danni dei fondi comunitari per la Regione siciliana – potrà continuare ad esercitare il ruolo di consigliere ma è stato oggetto da un sequestro di natura patrimoniale. Decapitato in pratica il vertice del movimento VIA in Provincia di Trapani. Vari provvedimenti per Mario Castelli di Trapani, Cinzia Filippi di Alcamo, Anna Maiorana di Buseto Palizzolo, Alessandro Manuguerra di Valderice, Nino Papania, Davide Piccichè, Antonia Pirrone, Angelo Rocca di Alcamo e Manfredi Vitello di Cinisi.