Dopo la mega rissa che è avvenuta nei giorni scorsi nel pieno centro storico di Marsala, proprio dietro la Chiesa Madre – e che ancora una volta ha visto coinvolti giovani stranieri che spesso stazionano sotto i portici di Palazzo VII Aprile – c’è sempre più paura la sera a passeggiare in centro città. Tanti sono i post di persone che si sono ritrovate ad assistere a quelle scene per il vero sempre più frequenti tra Porta Mazara e Piazza Loggia, con lanci di bottiglie di birra. Il sindaco di Marsala ha lanciato un appello sì di indignazione per i fatti accaduti, ma anche per rassicurare i cittadini sulla presenza delle forze dell’ordine che, a detta di alcuni testimoni, non era però presenti in quel momento in Piazza della Repubblica, ma dislocati in altre aree della Città. E sono stati sempre gli stessi avventori della movida a chiamare le forze dell’ordine.
Nonostante i vari proclami, ordinanze anti-bivacco ancora non approvate, incontri in Prefettura, negli ultimi anni a Marsala, Mazara e in altre città trapanesi c’è un vero e proprio allarme microcriminalità con il proliferare di bande di giovanissimi che spesso sono nordafricani e questo è sotto gli occhi di tutti. Così come hanno più volte denunciato in Consiglio comunale gli esponenti politici cittadini, preoccupa lo stazionare sotto i portici di Palazzo VII Aprile e nella via adiacente accanto alla Posta Centrale di, per lo più, giovani che litigano fino a sfociare in risse, lancio di oggetti, per non parlare di fumo, di muri usati come orinatoi ed altro.
Ma la preoccupazione è anche degli esercenti commerciali. Già un anno fa c’era stato un incontro tra i commercianti e l’Amministrazione comunale per manifestare la paura di vivere una piazza, ad esempio, come Porta Mazara, spesso scenario di colluttazioni, lancio di bottiglie di birra e sangue. Tanto che già lo scorso anno un’ordinanza vietò il consumo h24 nei distributori automatici di alcolici. Distributori che peraltro, pare, – sempre secondo quanto ci riferiscono alcuni cittadini – vengano prese di mira da alcuni di questi rissosi soggetti: prendono pezzi di bottiglie di vetro rotte e le inseriscono nelle ‘macchinette’, col rischio che quando qualcuno inserisce la mano per tirare fuori un prodotto rischia di ferirsi seriamente. Speriamo non sia l’ultima brutale ‘moda’ del momento come il consumo di spinelli in pieno centro storico. La sera chi vuole cenare nei ristoranti all’aperto o prendere qualcosa al bar e godersi la Piazza, rischia di mettersi in pericolo. Diffondere paura no, ma non si può più fare finta di nulla. Ci vogliono azioni più concrete e strette come misure interdittive efficaci.